(Rimini) Il consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2020. Il dato che salta subito agli occhi è quello dei ricavi totali che si attestano a 60,4 milioni di euro, in calo del 10,2% rispetto ai 67,3 milioni di euro del medesimo periodo del 2019. “Le ottime performance registrate nei primi due mesi dell’anno, che hanno generato nel complesso una crescita organica pari a 2,7 milioni di euro (+3,9%), sono state bruscamente interrotte dalla diffusione anche nel nostro paese della pandemia covid19 che ha comportato una riduzione complessiva dei ricavi di 9,3 milioni di euro (-13,7%) rispetto al primo trimestre 2019”, spiegano da Ieg. “Il Gruppo ha immediatamente reagito a questa situazione adottando tutte le misure necessarie per tutelare la sicurezza e la salute dei dipendenti, collaboratori, clienti e fornitori e per contrastare gli effetti economici e finanziari di questa violenta crisi. Le misure messe in atto hanno consentito che la contrazione dei ricavi non impattasse integralmente sui risultati operativi del Gruppo”.
L’Ebitda del primo trimestre si è attestato infatti a 23,4 milioni di euro, in riduzione del 7,7% rispetto ai 25,3 milioni del medesimo periodo dell’anno precedente. L’Ebitda Margin (rapporto tra Ebitda e Valore della Produzione) evidenzia un miglioramento attestandosi al 38,7% contro il 37,6% dell’esercizio precedente.
Il Risultato Operativo (Ebit) del Gruppo, a seguito degli effetti degli eventi sopra descritti, si attesta a 18,8 milioni di euro, inferiore di 2,3 milioni rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (-11,0%). Il risultato netto del Gruppo, che risente di un complessivo alleggerimento degli oneri della gestione finanziaria - che passano da 1,6 milioni del primo trimestre 2019 agli 1,3 milioni del primo trimestre 2020 (- 17,7%) per effetto prevalentemente della variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati – si attesta a 11,9 milioni di euro contro i 13,1 milioni del medesimo periodo del precedente esercizio, mostrando una contrazione del 9,7%.
Il Risultato del Periodo di pertinenza degli azionisti della Capogruppo ammonta a 11,3 milioni di euro contro i 12,4 milioni di euro del trimestre dell’anno precedente, in riduzione di 1,1 milioni di euro (-9,1%). Al 31 marzo 2020 la posizione finanziaria netta si attesta 106,8 milioni di euro contro i 104,5 milioni della situazione al 31 dicembre 2019. La PFN “monetaria” (che quindi non tiene conto del debito di 28,5 milioni di euro derivante dall’applicazione dell’IFRS 16, dei debiti finanziari per eventuali future put option pari a 17,2 milioni di euro e per strumenti finanziari derivati per 5,7 milioni di euro), si attesta a 55,3 milioni di euro rispetto ai 53,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019.
Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2020 ammonta a 118 milioni di euro rispetto ai 106 milioni di euro al 31 dicembre 2019. Risultati per area di attività del primo trimestre del 2020 La riduzione dei ricavi registrata nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio ha interessato, anche se in misura differente, tutte le principali linee di business del Gruppo. “Questa variazione è tuttavia il frutto di diversi fattori. Il primo è rappresentato dalla crescita organica, realizzata prevalentemente sul fronte degli Eventi Organizzati, che è stata pari a 2,7 milioni di euro (+3,9%), solo in minima parte compensata da una trascurabile contrazione di ricavi di circa 0,3 milioni di euro (-0,4%) dovuta al differente calendario fieristico della Capogruppo rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Questi dati mettono in evidenza come i primi mesi del 2020 siano stati ancora una volta all’insegna della crescita; crescita che tuttavia è stata interrotta nel mese di marzo dallo scoppio dell’emergenza sanitaria COVID-19 che ha comportato una riduzione complessiva dei ricavi di 9,3 milioni di euro (-13,7%) rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente”.
Gli effetti provocati dall’emergenza sanitaria sono stati di due tipi. “Il primo è rappresentato della cancellazione di eventi fieristici e congressuali programmati nel primo trimestre 2020 e dal blocco, a partire dal mese di marzo, dell’attività delle società operanti nel business servizi correlati, che ha comportato una perdita di ricavi pari a 5,4 milioni di euro (-8%). Il secondo è rappresentato dallo spostamento, per effetto della riprogrammazione in altra data del 2020 rispetto al primo trimestre, di manifestazioni fieristiche organizzate/ospitate dalla Capogruppo e di eventi congressuali, che ha determinato un calo dei ricavi di 3,9 milioni di euro (-5,7%). Il “core business” del Gruppo, costituito dall’organizzazione diretta di manifestazioni fieristiche, ha rappresentato nei primi tre mesi dell’anno il 71,3% dei ricavi complessivi e mostra un decremento di 2,8 milioni di euro (-6,2%) rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente”.
Come per i ricavi complessivi, anche per questa linea di business questa contrazione dei ricavi è stata il frutto di differenti fattori. “Innanzitutto, il comparto ha registrato una sensibile crescita organica di 2,4 milioni di euro (+5,1%) realizzata grazie agli ottimi risultati dei due più importanti prodotti fieristici della Capogruppo, Sigep – che ha visto l’affiancamento della manifestazione triennale ABTech Expo, Salone internazionale delle tecnologie e prodotti per la panificazione, pasticceria e dolciario - e Vicenza Oro nell’edizione January assieme a T-Gold. Le manifestazioni, oltre agli importanti risultati in termini di crescita dei ricavi, hanno confermato il loro posizionamento di leadership a livello internazionale. Questa crescita è stata tuttavia completamente assorbita dall’”effetto COVID-19” nella duplice forma dell’“effetto cancellazione”,” per euro 1,6 milioni (- 3,5%), e dell’“effetto posticipo”, per euro 3,4 milioni (-7,4%). Nell’ambito di questa linea di business si registra anche un trascurabile effetto calendario, per euro 0,2 milioni (-0,5%) dovuto all’assenza della manifestazione minore “Mondomotori”. Gli Eventi Congressuali, che nel primo trimestre rappresentano l’1,2% de ricavi complessivi, accolgono i risultati derivanti dalla gestione delle strutture del Palacongressi di Rimini e del Vicenza Convention Centre (VICC)”.
Il primo trimestre 2020 evidenzia ricavi pari a 0,8 milioni di euro, mostrando una contrazione di 1,8 milioni di euro (-70%) rispetto al medesimo periodo del 2019, interamente imputabile all’”effetto cancellazione” dovuto al COVID-19. “Questa linea di business, infatti, è stata particolarmente colpita dalle disposizioni legislative legate all’emergenza sanitaria in un periodo, come quello di marzo, storicamente ricco di eventi e che, in base ai contratti acquisiti in precedenza, contava anche per l’esercizio in corso su importanti congressi di caratura nazionale che sono stati cancellati. I ricavi dei Servizi Correlati - rappresentati da allestimenti, ristorazione e pulizie, del primo trimestre 2020, rappresentano il 26,5% dei ricavi complessivi, nel primo trimestre 2020 ammontano a 16 milioni di euro, in riduzione di circa 2,2 milioni di euro (-12,0%) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente prevalentemente a causa della pandemia”.
La linea di business aveva fatto registrare nei primi mesi dell’anno una crescita organica del 1,5% (pari a 0,3 milioni di euro), “ma a partire dal mese di marzo le attività del comparto sono state tutte sospese. Solamente i servizi di pulizia hanno continuato ad essere operativi nell’ambito delle attività di sanificazione. Tuttavia, i ricavi di questa attività aggiuntava non hanno compensato gli effetti del COVID-19: l’”effetto cancellazione” ha comportato una perdita di ricavi di 2 milioni di euro (-11%) e l’”effetto posticipo” una perdita di 0,5 milioni di euro (-2,6%)”.
Complessivamente quindi “la crisi ha causato una perdita di ricavi di 2,5 milioni di euro pari al 13,6% rispetto al primo trimestre 2019. Eventi successivi alla chiusura del trimestre ed evoluzione prevedibile della gestione Successivamente alla chiusura del primo trimestre 2020, a seguito del perdurare dell’emergenza sanitaria covid19, nel mese di aprile sono state confermate, e in alcuni casi intensificate, le misure restrittive adottate dalle autorità governative. Nonostante i primi timidi segnali di rallentamento della diffusione del virus è possibile ipotizzare anche per i prossimi mesi un contesto di forti restrizioni allo svolgimento delle attività produttive e commerciali, alla mobilità nazionale e internazionale e, almeno per il mese di giugno, il permanere del divieto di assembramenti che impediranno lo svolgimento delle attività fieristico congressuali e dei servizi ad esse correlati”.
Come conseguenza è proseguita l’attività di riprogrammazione delle manifestazioni in portafoglio. “Ad oggi per il secondo trimestre dell’anno non è previsto lo svolgimento di alcun evento fieristico e congressuale e risultano complessivamente cancellati, rispetto al calendario del 2020, 6 manifestazioni organizzate, 1 manifestazione ospitata, 3 eventi sportivi e 49 eventi congressuali. Nell’ambito delle manifestazioni organizzate si segnala “Tecnargilla” (che aveva sviluppato nell’edizione precedente ricavi per circa 6 milioni di euro) che, a causa delle incertezze sulle possibili evoluzioni del sistema degli spostamenti internazionali, è stata posticipata all’anno prossimo. La manifestazione tornerà pertanto a settembre 2021 senza perdere edizioni ma cambiando la sua cadenza biennale che passerà dagli anni pari a quelli dispari.
Pertanto, “sulla base dello stato ad oggi del calendario fieristico-congressuale e della sospensione dell’attività delle società controllate operanti sul fronte dei Servizi Correlati, la Società stima che gli impatti sopra descritti, compresi quelli consuntivi del primo trimestre 2020, comportino una contrazione di circa 40 milioni di euro sui ricavi complessivi dell’esercizio 2020. Essendo lo scenario in continua evoluzione è tuttavia difficile effettuare una stima realistica degli effetti complessivi di queste misure restrittive, che potrebbero anche protrarsi oltre il mese di giugno, e delle conseguenze che questa forte crisi avrà sugli eventi che si svolgeranno in futuro, comportando così un aggravio della stima appena fornita degli impatti sui risultati della Società e del Gruppo. In risposta all’inasprirsi delle conseguenze dell’emergenza sanitaria appena descritte, la Società ha prontamente reagito adottando, a partire dal mese di marzo, un deciso e significativo piano di azione per tutelare la salute e la sicurezza di tutti gli stakeholders e per contrastare gli impatti economico-finanziaria della crisi. In merito alle misure a tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, collaboratori, fornitori e clienti, la Società ha attivato immediatamente un gruppo di lavoro interfunzionale (operazione “Safe Business”) con lo scopo di individuare tutte le soluzioni capaci di rendere le proprie attività ai massimi livelli di sicurezza sanitaria ed in linea con le misure di sicurezza indicate dalle autorità competenti. Sul fronte della sicurezza dei dipendenti e collaboratori della Società e del Gruppo, si è fatto ampio ricorso allo smart working - che ha sostanzialmente coinvolto tutta la popolazione aziendale -, e sono stati predisposti appositi protocolli per riprendere in sicurezza l’attività lavorativa in sede”.
Il gruppo di lavoro “ha poi ideato un progetto che prevede un articolato sistema di misure per consentire la partecipazione agli eventi fieristici e congressuali in tutta sicurezza e nel pieno rispetto delle regole e dei protocolli sanitari. La Società ha poi attivato una serie di azioni per contenere gli impatti economico e finanziari dell’emergenza sanitaria. Alla data odierna il Gruppo dispone di scorte di liquidità a cui si aggiungono linee di credito accordate e non utilizzate per un ammontare complessivo non inferiore ai 38 milioni di euro. La Società si sta adoperando per usufruire delle misure di sostegno finanziario previste dal così detto “decreto liquidita” e continuerà a monitorare la possibilità di utilizzare ulteriori future misure di sostegno finanziario. Inoltre, grazie agli ottimi rapporti con il sistema bancario, è in corso una costante interlocuzione con alcuni istituti fine di valutare l’ottenimento di nuove linee di finanziamento”.
Al fine di sostenere ulteriormente la solidità finanziaria il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha assunto la decisione di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti del prossimo 8 giugno la proposta di accantonare a riserve l’utile dell’esercizio 2019. Infine, sempre nell’ambito, delle misure a sostegno della struttura finanziaria, la Società sta mantenendo alta l’attenzione nella gestione dei propri crediti commerciali e ha adottato oculate politiche nei pagamenti dei fornitori. La Società ha poi attivato una serie di azioni allo scopo di contenere i costi operativi che sono strutturalmente caratterizzati da una rilevante incidenza di costi variabili. In particolare, è stata attuata una politica di riduzione di tutti i costi generali e si sta valutando la rinegoziazione di alcuni contratti di fornitura”.
Sul fronte del costo del lavoro “la Società ha agevolato l’utilizzo delle ferie e permessi arretrati e, a partire dal mese di aprile, ha fatto ricorso in maniera estesa agli ammortizzatori sociali (in particolare al Fondo di Integrazione Salariale) previsti dai provvedimenti governativi. Le principali società controllate hanno attivato gli ammortizzatori sociali già nel mese di marzo. Si ritiene pertanto che gli effetti, in termini di riduzione del costo del lavoro, dell’adozione di queste misure si dispiegheranno appieno nei prossimi mesi”.
È stato infine “disposto il blocco delle assunzioni e il management ha provveduto ad una riduzione volontaria delle retribuzioni per tutto il periodo di utilizzo degli ammortizzatori sociali previsto per il personale non dirigente. Ovviamente la Società valuterà, in relazione all’andamento della crisi, la possibilità di estendere il ricorso a questo tipo di strumenti. Infine, il Gruppo ha sospeso tutti gli investimenti non essenziali. In aggiunta agli elementi sopra descritti, la Società continuerà a verificare la possibilità di aderire alle ulteriori misure di sostegno economico e finanziario che auspicabilmente saranno introdotte anche in futuro, al fine di ridurre al massimo gli impatti delle contingenti difficoltà e di essere pronti a riprendere l’attività a fianco dei propri clienti e partner non appena saranno superati questi momenti di incertezza. Il management continua ad essere convinto delle capacità di resilienza del Gruppo e dell’intera industria fieristica e dell’importante ruolo che dovrà giocare al momento della ripresa”.