La spiaggia riaprirà lunedì. Gli stabilimenti balneari no. “Abbiamo valutato che i lavori sono ancora in ritardo: a causa del lockdown in certe zone ci sono ancora le dune da abbattere... La stagione balneare partirà probabilmente intorno al 24 o 25 maggio”, conferma l’assessore regionale Andrea Corsini (ilCarlino). “Permettere la riapertura degli stabilimenti balneari dal 18 maggio, come era stato annunciato ieri, significava avvantaggiare quelli di Cesenatico, di Cervia, di Milano Marittima, di tutta la zona nord della costa. Perché nelle altre province della Romagna i bagnini hanno potuto lavorare tranquillamente. Noi no”, conferma il presidente dei bagni di Rimini sud, Mauro Vanni (ilCarlino).
Le regole dell’Inail non piacciono a nessuno. “Il documento di Inail e Iss è inapplicabile”, ribadisce anche l’assessore regionale Andrea Corsinini (ilCarlino). La regione ha stabilito per ogni ombrellone lo spazio di 12 metri quadrati, l’Inail 22,5. “Noi ce la stiamo mettendo tutta. Ma non è una questione di date. Vogliamo, una volta per tutte, regole certe”, chiede il presidente del bagnini di Rimini sud Mauro Vanni (ilCarlino).
E c’è un altro problema. “Il tema è avere i turisti”, osserva il sindaco di Bellaria Filippo Giorgetti (ilCarlino). “Con queste regole piovono disdette, altro che stagione”, conferma il riccionese Fausto Ravaglia, Cna balneatori (ilCarlino).
Oggi la Regione arriva a Rimini. Il presidente Stefano Bonaccini incontrerà i sindaci nella sede della provincia. A tema investimenti, protocolli, turismo. “Chiediamo di metterci nelle condizioni di poter ripartire, un ristoro per le minori entrate e fondi adeguati per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali. Ma soprattutto chiediamo protocolli ragionevoli che garantiscano sì la sicurezza ma consentano alle attività economiche di lavorare”, spiegano il presidente della provincia Riziero Santi e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).
Regole disallineate anche per gli hotel. Per la regione la distanza tra i commensali in sala dovrà essere di un metro, per il documento tecnico di Inail e Istituto superiore di sanità di due (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).
Di chi sarà la responsabilità? Il vero problema resta la responsabilità civile e penale in caso di positività in hotel, ribadisce Federalberghi. Inail l’ha equiparata a infortunio sul lavoro. La Regione non ha ancora fornito una sua risposta. “Noi siamo pronti ad assumerci la responsabilità di impresa ma non ad assumerci responsabilità che non possono essere nostre”, sottolinea il presidente Alessandro Giorgetti. “Se non cambierà qualcosa, molti hotel non apriranno”, aggiunge Patrizia Rinaldis (ilCarlino).
Lunedì i bar e i ristoranti non riapriranno tutti. Anche qui le regole della Regione, concordate con gli operatori e maggiormente gradite (BuongiornoRimini), sono diverse da quelle dell’Inail e dell’Istituto superiore di sanità. “Non ci sono le condizioni per riaprire le attività se non cambia qualcosa. Servono subito regole certe”, chiede il presidente di Confcommercio Gianni Indino che annuncia: 50 attività da lunedì non ripartiranno (ilCarlino, BuongiornoRimini).
Parrucchiere ed estetiste si preparano. Le operatrici indosseranno le visiere, mentre per le clienti sarà obbligatoria la mascherina. La regola principale sarà quella del distanziamento, chi lo vorrà potrà allungare l’orario di apertura per mantenere un numero adeguato di clienti (Corriere). In tribunale i giudici saranno protetti da schermi in plexiglass (Corriere).
Termoscanner all’ingresso. La Fiera si prepara a riaprire, ma chi ha la febbre non entrerà. I biglietti si acquisteranno online e la mascherina sarà d’obbligo. Sono 50 in totale le azioni per la sicurezza previste da Ieg (ilCarlino).
Il bollettino. Il dato reso noto ieri parla di sei persone decedute per covid e di due nuovi contagi da coronavirus (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini). Nella Asl di Rimini sono 70 i dipendenti ancora positivi al coronavirus, di questi 43 sono infermieri (ilCarlino).
Buoni spesa: 70 domande sospette. Per esempio c’è chi ha dichiarato un nucleo familiare di cinque persone, ma poi si è scoperto che qualche figlio ha cambiato casa. Il comune di Rimini ha avviato accertamenti sulle situazioni poco chiare (ilCarlino).
Viserba, bloccato il cantiere dell’antenna. Duecento residenti della zona peep, ieri, hanno impedito agli operai di andare avanti con i lavori, ritenendo l’antenna troppo vicina alle abitazioni. “Abbiamo incaricato un legale che ha presentato istanza per sospendere le autorizzazioni”, spiegano. La decisione della ditta di fermare il cantieri ha portato il comune alla disponibilità a individuare una nuova collocazione (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).
Scontro tra regole | I turisti arriveranno? | L'antenna si sposta