Il presidente della Regione Emilia Romagna, Steefano Bonaccini, nel pomeriggio di giovedì è stato a Rimini per un incontro con gliamministratori locali.
Nella sede della Provincia, è stato fatto un primo esame della situazione per la messa a punto di un piano straordinario di interventi che permetta di risollevarsi a un territorio che per diverse settimane è stato zona arancione, con l’applicazione di misure ulteriormente restrittive rispetto al resto della regione. Su tutte, la sospensione pressoché generalizzata delle attività economiche.
Come base di partenza, interventi e opere per quasi 300 milioni di euro, in gran parte già progettate, finanziate e cantierabili, in tutti i settori: dalla sanità alla scuola, dalle infrastrutture alla difesa del suolo, passando per turismo, sport, rigenerazione urbana. Fondi in gran parte pubblici, più cofinanziamenti privati.
L’impegno condiviso tra sindaci e Regione è su tre livelli: selezionare le priorità strategiche per il territorio di area vasta, censire tutti gli interventi progettati e finanziati ma non ancora appaltati, verificandone l’effettiva e rapida realizzabilità, individuare interventi immediatamente cantierabili, anche col contributo della Regione, per far ripartire il lavoro lungo tutta la filiera delle costruzioni. In particolare, rispetto agli assi prioritari del sociosanitario, della scuola e della cultura, della mobilità e della sicurezza del territorio, della casa.
“Il territorio di Rimini ha pagato un prezzo particolarmente alto all’epidemia- afferma il presidente Bonaccini-, non solo da un punto di vista sanitario, con i tanti malati e le tante persone che ci hanno lasciato e che non dimenticheremo. A tutti loro va il nostro pensiero. Ma anche per le pesanti limitazioni che i suoi cittadini hanno dovuto sopportare a causa dei maggiori controlli e delle maggiori restrizioni che abbiamo introdotto per lungo tempo in accordo con i sindaci e le istituzioni. I riminesi hanno però risposto nei giorni più bui con straordinario senso di responsabilità, e di questo li ringrazio. Se oggi possiamo provare a guardare con fiducia al futuro lo dobbiamo anche al loro sacrificio”.
“Ma Rimini è anche una delle capitali mondiali del turismo- sottolinea il presidente- oltre che un territorio intessuto di creatività, spirito imprenditoriale, energie, con aziende e professionalità inestimabili. E in questa fase 2 rischia di pagare un prezzo più alto proprio per le condizioni di convivenza con il virus. Se da un lato abbiamo dedicato una sforzo straordinario insieme alle rappresentanze sociali per la condivisione di protocolli per la ripartenza sicura, dall’altro adesso vogliamo sostenere attivamente un nuovo avvio, insieme: per questo con i sindaci e gli amministratori locali vogliamo stringere un patto per la ricostruzione che ci porti a concentrare ogni risorsa, capacità e progettualità per disegnare insieme uno sviluppo di qualità e sostenibile, fonte di buona occupazione, che non lasci indietro nessuno. Vogliamo recuperare ogni posto di lavoro perso o che potremmo perdere, crearne di nuovi. Far partire da qui oggi, da Piacenza domani, e più in generale dall’Emilia-Romagna, un grande piano di investimenti pubblici. Per questo serve che ogni amministrazione verifichi tutti i progetti possibili e il loro stato di avanzamento, per poterli portare avanti tutti insieme, semplificando al massimo ogni procedura, pur nella massima legalità. In Regione lo abbiamo fatto: vogliamo iniziare da lì, condividendolo con ogni amministrazione, al di là di confini e colore politico, ascoltando le esigenze di tutto il territorio- chiude Bonaccini- per arrivare entro un mese a sottoscrivere un piano di investimenti straordinario per la provincia di Rimini”.