(Rimini) Un importante risultato ha premiato la partecipazione dei Musei Comunali a #Museumweek, l’appuntamento internazionale dedicato alla cultura sui social network che si è svolto da lunedì 11 a domenica 17 maggio col supporto ufficiale di Unesco Europa Nostra. Dopo il parco archeologico di Pompei, la direzione regionale Musei di Calabria, Pinacoteca Albertina di Torino, all’ottavo posto si piazzano i Musei comunali di Rimini.
In questo 2020 così difficile il filo conduttore è stato “Togheterness”, “insieme”, a simboleggiare che solo uniti si esce dall’emergenza e la cultura ci può aiutare a dare senso e profondità ai piccoli e grandi sacrifici che abbiamo affrontato in questi mesi di forzata riduzione delle relazioni sociali, confinati in spazi più meno angusti che solo la forza della creatività e della fantasia potevano oltrepassare. Museumweek ha così raccolto per una settimana intorno ad alcuni hashtag significativi le attività e i contributi delle più prestigiose istituzioni museali più importanti del mondo. Anche i Musei Comunali di Rimini hanno svolto una attività quotidiana di sensibilizzazione e approfondimento dei temi che giorno per giorno sono stati sviluppati. Lo si è fatto condividendo contenuti speciali e le proprie esperienze, interagendo con gli altri musei e con il pubblico, nell’ormai consolidata formula di “7 giorni, 7 temi, 7 hashtag”: #HeroesMW #CultureInQuarantineMW #TogetherMW #MuseumMomentsMW #ClimateMW #TechnologyMW #DreamsMW. Ed è stato su questo filone che i Musei riminesi sono entrati nel novero dei primi dieci musei italiani più seguiti nel corso di questa iniziativa: sotto la lente d’ingrandimento del ‘consenso’ virtuale il raggiungimento gratifica chi ha operato attivamente per tutta la settimana del #Museumweek comparendo sui profili social ufficiali e cioè: facebook.com/museitaliani – twitter.com/museitaliani – instagram.
Si è toccato così con mano un diverso approccio alla cultura e alla socializzazione, attraverso le nuove modalità di fruizione: l’impegno è stato prendersi cura della comunità, accogliendo i temi proposti, approfondendo i contenuti e agendo nella direzione del dialogo con il territorio, con le proprie collezioni, con i sedimenti della storia dell’arte, dell’archeologia, delle culture antropologiche.