(Rimini) Tra i più piccoli limicoli nidificanti in Italia il Fratino (Charadrius alexandrinus) costruisce il proprio nido sulla sabbia nel periodo compreso tra aprile e luglio. E da alcuni anni ha scelto proprio le spiagge della provincia di Rimini per deporre le proprie uova. Depone in genere tre uova che vengono covate per quasi un mese. I piccoli, poco dopo la nascita, tendono ad uscire dal nido ma non essendo ancora in grado di volare diventano facilmente attaccabili dai predatori.A seguito di una nota dell’ISPRA (Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale), sollecitata da varie associazioni ambientaliste, la Polizia Provinciale e i Carabinieri Forestali del Gruppo Provinciale di Rimini, in collaborazione con il Servizio territoriale Agricoltura Caccia e Pesca di Rimini (STACP RN), hanno organizzato un’azione di monitoraggio della presenza di nidi di Fratino lungo tutta la costa provinciale.
Sono ormai diversi anni che gli ornitologi volontari dell’associazione ASOER (Associazione Ornitologi Emilia-Romagna) si prendono cura dei nidi che questi piccoli volatili costruiscono sulle spiaggi riminesi, proteggendo e segnalando i siti ove avviene la cova delle uova per evitare la loro distruzione e presidiando tali aree. Grazie all’attività dei volontari tutti i nidi sono stati segnalati e protetti con una gabbia metallica per preservarli da curiosi e soprattutto dai cani che troppo spesso vengono fatti correre liberi in spiaggia. Al momento ci sono ben sette coppie nidificanti che chiedono solo di poter riprodursi.
Difatti nonostante la sensibilità dimostrata dagli operatori professionali della spiaggia nella cura e nel rispetto di questi piccoli uccelli, rimane comunque il problema dei cani non tenuti al guinzaglio dai propri conduttori. Le aree interessate dalla nidificazione vanno tutelate e conservate, ed è importante a tale scopo attivare la massima vigilanza affinché azioni sconsiderate ma anche involontarie non portino alla distruzione dei nidi e dei piccoli.I Carabinieri Forestali in sinergia con la Polizia Provinciale di Rimini hanno predisposto servizi di vigilanza con l’ausilio di guardie venatorie e ambientaliste volontarie che effettuano, nelle ore più critiche della giornata, il presidio delle aree di nidificazione così da contrastare il problema dei cani non tenuti al guinzaglio.
Purtroppo, nonostante i divieti normativi molti continuano a portare cani senza guinzaglio in spiaggia, ciò costituisce un grosso problema non soltanto per i nidi ma anche per i piccoli che si aggirano sulla spiaggia fino al momento dell’involo. Gli uffici STACP della Regione Emilia-Romagna e la Provincia di Rimini hanno interessato anche gli Assessori all’Ambiente dei Comuni di Rimini e Riccione in merito alla salvaguardia dei nidi e di un eventuale incremento della vigilanza da parte della Polizia Locale nei tratti di spiaggia interessati.
“La presenza di nidi di Fratino nelle nostre spiagge è una buona notizia – fa notare il presidente della Provincia di Rimini Riziero Santi – perché è indice del buono stato di salute dell’ecosistema costiero. Voglio ringraziare sia gli organi istituzionali coinvolti nelle azioni di monitoraggio e tutela delle specie e in particolare i Carabinieri Forestali, la Polizia Provinciale, i tecnici dello STACP della Regione Emilia-Romagna, ma soprattutto i volontari appartenenti alle associazioni ASOER, WWF Italia, Accademia Kronos, Raggruppamento GGV e Raggruppamento GEV impegnati in questa attività"..