Nel territorio della Camera di Commercio della Romagna (province di Forlì-Cesena e Rimini) risultano attive 333 imprese che svolgono attività di commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet. Di queste più della metà,188, sono attive nella provincia di Rimini.
Rappresentano il 3,9% del totale delle attività del commercio al dettaglio. Negli ultimi cinque anni si è visto ad un deciso incremento di tale tipologia di impresa: +52,8% di imprese e-commerce rispetto al 31 marzo 2015. Nel confronto territoriale, tale aumento risulta inferiore alla variazione altrettanto positiva dell'Emilia-Romagna (+53,1%) e dell'Italia (+69,9%), mentre il peso delle imprese e-commerce sul commercio al dettaglio è in linea con quello regionale (3,8%) e superiore al dato nazionale (2,9%); considerando tutte le province italiane, quella riminese occupa "solo" la 71° posizione (su 105 province) per crescita delle imprese e-commerce nel medio periodo, in una classifica dove i piazzamenti migliori spettano alle province del Sud Italia, con 10 di queste nelle prime dieci posizioni e 17 nelle prime venti (primi tre posti occupati, nell'ordine, da Vibo Valentia, Crotone e Napoli).
Rispetto alle altre province emiliano-romagnole, l'incremento quinquennale registrato si piazza al quarto posto (dopo Parma, Ravenna e Modena), mentre con riferimento alla consistenza delle imprese del commercio elettronico provinciali sul totale regionale, Rimini occupa la terza posizione (preceduta da Bologna e Modena).
Alcune caratteristiche delle imprese dedite all'e-commerce ci dicono inoltre che la maggioranza è costituita da imprese individuali (62,8%), a cui seguono le società di capitale (27,7%) e le società di persone (9,5%); la quasi totalità (il 98,4%) è rappresentata da micro imprese (< 10 addetti); il 25,5% sono imprese femminili, il 17,0% imprese giovanili e il 14,4% imprese straniere.
In merito, infine, alla presenza sul territorio, 86 imprese e-commerce sulle 188 totali risiedono nel comune capoluogo di Rimini; delle restanti 102, si evidenziano i comuni di Riccione (16 unità), Cattolica (14), Misano (13), Santarcangelo (11), Bellaria (9), San Giovanni e Verucchio (8 unità per ciascuno) e Coriano (6).
"L'emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha certamente cambiato le nostre vite, comprese le abitudini di consumo. Il settore del commercio al dettaglio, in particolare, ha visto consolidarsi fenomeni già ampiamente presenti, come il commercio elettronico - dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna -. In questo periodo di forti difficoltà per gli operatori del settore, un periodo con gran parte delle attività commerciali, colossi come Amazon e Alibaba, hanno visto aumentare il proprio fatturato, tanto che Amazon ha preannunciato oltre 100 mila nuove assunzioni. Questo non significa, però, che il commercio di tipo tradizionale, in sede fissa, abbia perso il suo appeal, ma sicuramente è necessario un ripensamento profondo, che permetta di fare fronte a una situazione di straordinaria difficoltà, che comporta cambiamenti strutturali e di lungo periodo. Le Istituzioni, consapevoli di questa realtà, cercheranno di sostenere il settore con le "misure difensive" di cui c'è più bisogno per superare questa crisi, dalla liquidità, alla moratoria sugli affitti, solo per citarne alcune, ma anche con iniziative mirate ad aiutare le imprese a cogliere tutte le opportunità fornite dal digitale. Ci tengo a sottolineare, inoltre, che un mix di offerta anche nelle modalità di erogazione del commercio, che va dall'e-commerce, al commercio al dettaglio, alla grande distribuzione, alle strutture di prossimità, deve essere reinterpretata come un'opportunità, di cui prendere atto, senza demonizzarla. La pandemia e il lockdown, del resto, hanno accelerato un cambiamento epocale - già in atto - dei consumi e delle abitudini, con una crescita esponenziale del "digitale", crescita digitale che toccherà gran parte di tutte le attività, dalla logistica, alle modalità di pagamento".