(Rimini) Diffusi dalla prefettura i dati elaborati dalla Asl circa l’impatto dell’emergenza sanitaria nelle rsa, le case protette per gli anziani, della provincia. Sono 45 in totale id ecessi accertati per covid. “In particolare, l’esame della situazione delle CRA accreditate e suddivise per distretto nella provincia riminese è stato effettuato sulla base dei dati elaborati dall’inizio dell’epidemia (25 febbraio 2020), ordinati a livello distrettuale, ed aggiornati fino al 18 maggio 2020, come di seguito illustrati”, spiegano dalla prefettura.
Nel Distretto Nord, dove insistono 12 CRA per un totale di 559 posti letto occupati, “gli ospiti contagiati risultano 77, di cui 26 deceduti, con una incidenza del 33,7%, e 39 guariti, pari al 50,6%. L’età media dei decessi è di 84,8 anni. In tale contesto gli operatori contagiati sono 30, di cui 21 guariti”.
Invece, nel Distretto Sud, dove sono presenti 7 CRA per un totale di 357 posti letto occupati, “gli ospiti contagiati risultano 63, di cui 19 deceduti, con una incidenza del 30% e 23 guariti, pari al 36%. L’età media dei decessi è di 90,2 anni. In tale dimensione gli operatori contagiati sono 19, di cui 9 guariti”. Hanno retto l’urto le realtà che hanno chiuso i contatti con l’esterno a inizio epidemia.
Lo studio condotto dalla Asl alla luce del Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) del 14 maggio 2020 e dei dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna, si riferisce a un campione di 29.692 pazienti deceduti “Covid positivi” per cui il numero dei decessi è distribuito per fasce di età nei seguenti termini: 8.221, pari al 27,7% per la fascia 70-79 anni; 1.2104, pari al 40% per la fascia 80-89 anni; 4.844, pari al 16,3% per i pazienti di età superiore a 90 anni.
Inoltre, sulla scorta dei dati della Regione Emilia Romagna quasi il 70% dell’eccesso di mortalità registrato nel mese di marzo 2020 (rispetto alla media del marzo del triennio 2017-2019) negli uomini è attribuibile a Covid-19, mentre nelle donne non arriva al 50%. Al riguardo, è stato precisato che la pluripatologia preesistente incide in maniera significativa. Gli ospiti delle Case Residenze per Anziani non autosufficienti (ex RSA ed ex case protette, denominate ora CRA) rappresentano in questo senso una popolazione selezionata sia per età avanzata che per pluripatologie.