Rimini, la giornata del masterplan naviga tra fogne, paludi e poli artigianali. Aeradria, 6 milioni di passivo. Emergenza abitativa, i sindacati non riescono a parlarne con il Comune
Casa, amara casa
“SFRATTI esecutivi aumentati del 24% in un anno. Quelli attuati «con intervento della forza pubblica», su scala provinciale sfioravano i 200 (193 per l’esattezza) al 31 agosto contro i 163 alla stessa data del 2011, e i 146 del 2010. Le richieste di sfratto presentate all’ufficiale giudiziario invece sfiorano addirittura quota mille: 949 (sempre a tutto agosto, ultimi dati disponibili) contro 768 dell’anno scorso e 753 di due anni addietro. «Siamo di fronte a un’autentica emergenza — tuonano all’unisono i rappresentanti di Cgil Cisl e Uil, rispettivamente Massimo Fusini, Massimo Fossati e Giuseppina Morolli — verso la quale l’amministrazione comunale di Rimini, sempre più reticente a rispondere ai sindacati, non può limitarsi a soli interventi spot di facciata»”, ilRestodelCarlino (p.3). «A Palazzo Garampi danno forte risalto mediatico — tuonano in coro Cgil Cisl e Uil — ad alcune iniziative spot, come il residence dei padri separati. Ma la crisi abitativa è drammatica, e le politiche in materia vanno riviste totalmente, con il coinvolgimento dei sindacati. Che oggi è totalmente azzerato».
“I sindacati degli inquilini chiedono, in sintesi: abbassamento degli affitti, ancora alti a fronte di prezzi degli immobili in diminuzione; certificazione energetica e interventi sulle case vecchie, che peraltro vengono messe sul mercato degli affitti a prezzi corrispondenti a quelle nuove. «A volte sono dati in affitto alloggi con impianti non a norma», dice Andrea Buttafuoco (Sunia). «Temiamo che i proprietari non vorranno trattare la revisione dei canoni», conclude Enzo Fabbri del Sicet”, LaVocediRomagna (p.11).
“«Aprire un tavolo di discussione con le forze sociali per discutere dell’emergenza abitativa? Lo faremo a breve, già oggi (ieri, ndr) arriverà loro la convocazione». L’assessore comunale alle Politiche Sociali Gloria Lisi risponde così a Cgil,Cisl e Uil”, NuovoQuotidiano (p.8).
Sul CorriereRomagna (p.5) mostra gli strumenti del Comune per fronteggiare l’emergenza abitativa.
Aeradria, profondo rosso
“Un passivo che supera di gran lunga i 2 milioni inizialmente previsti, e arriva a toccare i 3 milioni e 241mila euro. Questo perché, su indicazione dei revisori dei conti, si è deciso di considerare 2 milioni e 495mila euro come accantonamento dei rischi sui crediti vantati, a sua volta, da Aeradria. In sostanza, giudicando i revisori e la stessa società alcuni crediti difficilmente esigibili (a cominciare dai 2 milioni che Wind Jet deve ancora versare ad Aeradria) si è deciso di metterli tra le perdite. A queste si aggiungono altre perdite per altri 2,9 milioni, inseriti nell’apposito fondo svalutazioni. Per effetto delle perdite certificate, e di quelle pregresse, il capitale sociale di Aeradria è stato così portato a soli 3 milioni di euro”, ilCarlino (p.5).
Primarie del centrosinistra
“LE PRIMARIE del centro sinistra fanno bene. Almeno alle casse delle forze politiche che vi hanno aderito. I calcoli sono presto fatti: ogni riminese che si è presentato ai seggi ha versato almeno due ore di contributo e in provincia sono stati più di 21mila. «Dovremmo aver raccolto oltre 50mila euro, una piccola parte — spiega Riziero Santi referente del comitato pro Bersani — va alla parte nazionale, poi vi sono le canalizzazioni verso le forze politiche che hanno aderito alle primarie. Ci sono riminesi che hanno versato anche più dei 2 euro previsti, da qui la cifra più alta, ma i conti non sono stati ancora completati»”, ilCarlino (p.9) pubblica anche i commenti di Gambini, Ferri e Petitti.
“TUTTA la nomenklatura schierata compatta come non mai per Bersani. L’apparato di partito, quasi tutti i sindaci, le potenze sociali vicine, le cariche istituzionali e i vertici delle partecipate schierati ventre a terra per lui. Uno scenario bulgaro che faceva presagire un risultato senza storia: l’80% a Bersani o giù di lì, così si scommetteva”. Invece, fanno notare Gambini e Ferri, non è andata così. “E perché la rottamazione di Renzi viene percepita nella sua dimensione più autentica: una radicale modernizzazione dei programmi e dei linguaggi e la decisa picconata a un sistema di potere, quello del centro sinistra nella nostra regione, che per decenni ha presidiato la società locale, attraverso il controllo dei flussi di spesa e le diverse leve dei poteri pubblici. Stupiscono allora i risultati delle primarie a Rimini come nel resto della regione. A Rimini ancor di più perché la compattezza del gruppo dirigente Pd era totale e blindata”.
Emma Petitti: “Leggere il voto per Bersani o per Renzi come una contrapposizione tra chi vuole mantenere lo status quo ante e chi vuole la rivoluzione non coglie lo spirito di cambiamento del partito. Le primarie nascono anche dalla capacità di autocritica del Pd. E’ vero: nulla sarà come prima, perché già nulla è come prima. Intorno a noi il mondo e la società sono mutati. Il cambiamento e il rinnovamento sono già in corso e vanno governati”.
La giornata comunale del masterplan
Oggi il sindaco illustrerà la sua vision strategica dell’urbanistica della città, NQ (p.7).
Paolo Facciotto su LaVoce (p.9) fa notare che “in tempi di decisioni forti e Anelli Verdi, o “corridoi verdi” come li chiamava il Piano Strategico, un’idea da dare al sindaco ce l’abbiamo e altre ne daremo i prossimi giorni: ripulisca l’area Fox, la destini a qualcosa di bello e necessario, insomma la tolga dal vergognoso abbandono in cui giace da più di dieci anni. Altrimenti c’è il rischio che i masterplan aggiungano problemi politico-urbanistici nuovi, senza togliere quelli vecchi”.
“Ennesimo rinvio in giunta sull’ingarbugliata matassa dell’espansione del polo artigianale Villaggio I Maggio. La vicenda è stranota: risale a quasi dieci anni fa. Un cospicuo gruppo di aziende artigiane, ben 65, dall’abbigliamento alla metalmeccanica, dall’impiantistica agli autotrasporti ai servizi, chiede da anni di ampliare i propri spazi, nonostante la crisi, per rispondere meglio alle richieste del mercato. E chiede - pagandola di tasca propria 2,5 milioni di euro da tempo disponibili con fidejussione bancaria o assicurativa - di realizzare una preziosa ‘bretella’ di collegamento tra le vie Coriano e Montescudo. L’investimento complessivo viaggia sugli otto milioni di euro, compreso l’ampliamento o la ricostruzione di molti capannoni su terreni già comprati”, ilCarlino (p.11).
Fogne. “Le fogne e la balneazione saranno al centro di un incontro, in calendario per il prossimo 10 dicembre alle 20.45 presso l'hotel Holiday Inn di viale Vespucci, promosso dalle associazioni “La Rimini che Vorremmo” e “Il cuore di Rimini”. A illustrare il piano per una soluzione all'annoso problema degli scarichi di liquami nel mare sarà l'architetto Marco Benedettini”, NQ (p.11).
Devono pendere meno di Obama
Il presidente della Provincia, Stefano Vitali, mette le mani avanti contro possibili aumenti delle tariffe Hera, Corriere (p.6).