(Rimini) Questa mattina il sindaco di Riccione Renata Tosi, l'assessore ai Servizi Educativi, Alessandra Battarra e il comandante della polizia locale, Achille Zechini, hanno incontrato i dirigenti scolastici delle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie, per organizzare un momento conclusivo e di festeggiamento per gli studenti delle classi finali dei cicli di studio, quinta elementare e terza media, e per i bimbi che dall'asilo passeranno alla prima elementare. L'idea è quella di mettere a disposizione luoghi pubblici come i parchi per poter incontrare tutti, insegnanti, famiglie e ragazzi che hanno concluso l'ultimo anno della scuola primaria o secondaria, con il rispetto del distanziamento e di tutte le norme in vigore per la fase 2, post Covid-19. Accolta con grande favore dai dirigenti scolastici, l'iniziativa lanciata dal Comune di Riccione si avvarrà della presenza degli agenti della polizia locale.
"Abbiamo condiviso con i dirigenti scolastici l'idea che concedere agli studenti riccionesi, un momento di condivisione per accompagnare la fine di un ciclo di studi, fosse estremamente importante - ha detto l'assessore Battarra -. La chiusura prolungata delle scuole ha privato bambini e studenti di tutte le età di troppe occasioni, non solo di studio e di crescita personale, ma anche di scambio umano con insegnanti e amici di classe. Anche pedagogicamente parlando non si può perdere il rito della chiusura di un anno scolastico, perché serve soprattutto ai bambini più piccoli a capire meglio il momento di passaggio che li porterà dall'asilo alla scuola elementare. Abbiamo quindi pensato che dedicare loro una giornata di festa fosse la maniera migliore per lasciare un ricordo positivo del passaggio da un ciclo all'altro di studi. Ancora una volta il Ministero della Pubblica istruzione ha trascurato le scuole e i bambini delegando l'Ente locale, e solo l'ente locale, il dare una risposta alle famiglie, ai bambini e agli studenti tutti, lasciati in sospeso dopo un anno scolastico decisamente complicato e anomalo. E allora mi chiedo, vogliamo almeno dire a questi ragazzi dal vivo e non in maniera virtuale che la scuola è finita!?".