(Rimini) “Sull’ipotesi di fusione tra le fiere di Rimini e Bologna crediamo che sia necessario assicurare la massima trasparenza ad un'operazione che, ad oggi, è avvolta ancora nel mistero tra smentite, frenate e improvvise accelerazioni. Per questo questa mattina abbiamo chiesto un'audizione urgente in Commissione dell'assessore Colla assieme ai sindaci Merola e Gnassi e ai vertici dei due enti fieristici". È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, all'indomani dell'annuncio della Fiera di Rimini di voler avviare uno studio di fattibilità riguardo al progetto di fusione con BolognaFiere. "Da quello che è emerso in queste settimane su questo progetto le posizioni dei Comuni e quella della Regioni sono molto differenti, tanto da far supporre che non ci sia al momento una visione unica su questo matrimonio – spiega Silvia Piccinini – Una situazione che di certo non aiuta a capire quale sia il piano industriale, le strategie di rilancio e le possibili sinergie. Inoltre, crediamo che qualsiasi ipotesi di fusione debba necessariamente partire da un'approfondita analisi della situazione occupazionale nata dall'emergenza Coronavirus. I lavoratori di BolognaFiere, infatti, stanno attraversando un periodo molto delicato con una riduzione dell'orario di lavoro anche del 100% e che potrebbe protrarsi fino alla fine del 2020. Una situazione dunque di emergenza vera che deve essere al centro di qualsiasi piano di rilancio o fusione. Ecco perché – conclude la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle – chiediamo che Regione, Comuni e i vertici dei due enti fieristici facciano assoluta chiarezza”.