Si interviene quando i buoi sono già scappati dalla stalla. È il senso di una nota del consigliere comunale di Forza Italia, Nicola Marcello, a proposi6o della polemica sugli aeroporti romagnoli, dopo che a Forlì sono stati concessi i vigili del fuoco, condizione indispensabile per riaprire l’attività.
“Mi fa molto piacere - afferma il Consigliere Marcello - la recente presa di posizione del sindaco di Rimini sull’Aeroporto di Rimini ma pare un po’ tardiva e forse strumentale.
Se Gnassi, ricordando il passato, avesse visto la rinascita dell’aeroporto di Forlì come uno spreco di risorse pubbliche e una minaccia per quello di Rimini, doveva convincere nel 2017 i suoi colleghi del PD al governo del Paese e della Regione a non spingere su ENAC, dando seguito alle pressioni del PD forlivese, per indire un bando per l’aviazione commerciale per l’aeroporto di Forlì anziché un bando di aviazione generale, come era intenzione dello stesso Ente”.
Dal momento che si è dato via libera ad Enac per il bando, tutto il resto è diretta conseguenza. Si doveva impedire ad Enac di mettere un bando per l’aviazione commerciale.
“Forlì all’epoca, – prosegue il Consigliere - considerando il porto a Ravenna e l’aeroporto internazionale a Rimini, in una corretta e assennata regia Regionale, poteva essere valorizzato per una sua autonoma specificità senza dover replicare e quindi sovrapporsi ad una realtà già esistente”.
“Mentre capisco - aggiunge Marcello - la polemica tra territori e forze politiche, non capisco le diatribe tese a coinvolgere le società di gestione. Queste sono private e come tali si confronteranno con il mercato, certo che, trattandosi di beni pubblici in concessione e supportati con personale degli apparati pubblici, un ragionamento sulla compatibilità economica di una nuova iniziativa andava fatto.
Se poi il nostro Sindaco si fosse finalmente reso conto del ruolo strategico dell’Aeroporto Fellini per il turismo, dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e una sul portafoglio e, valutati i notevoli introiti che nuovi flussi di turisti veicolati dall’aeroporto, potrebbero generare per l’erario comunale e per l’economia del territorio, potrebbe investire direttamente come Comune in campagne di promozione veicolate dalle compagnie aeree per l’apertura di nuove rotte, nel rispetto della normativa europea, alimentando così la genesi di nuovi introiti per il Comune stesso ed un pronto rilancio del turismo per la nostra riviera. In questo caso, il Sindaco e la Giunta sarebbero stati anche più credibili nelle legittime richieste alla Regione di questi giorni, che in una lettura più profonda sembrerebbero invece ispirate da altri disegni”.
“Forli – conclude il consigliere - è già sede di un Ente Aeronautico di Manutenzione, di una importante scuola per controllori di Volo civili e di scuole per ultraleggeri. Non era forse più conveniente ed utile far diventare l’Aeroporto di Forli uno scalo a vocazione commerciale, scuola di volo Nazionale per civili e magari anche addestrativa per Militari piuttosto che aprire una inutile e dannosa “guerra dei cieli” visti già i primi riferiti tentativi di scippare dei voli a Rimini? “.