(Rimini) Incontro questo pomeriggio, tra il sindaco Renata Tosi, l'assessore ai Servizi Educativi, Alessandra Battarra e i dirigenti scolastici degli istituti compresivi comunali di Riccione. All'ordine del giorno ovviamente l'organizzazione della ripartenza della scuola a settembre. In totale, sono 6357 gli studenti che vanno a scuola a Riccione; di questi 3151 sono bambini e ragazzi che frequentano strutture comunali, a partire dal nido fino alla scuola secondaria di primo grado. Il Comune di Riccione è dunque proprietario di 21 immobili scolastici e l'incontro di oggi è stato improntato all'organizzazione delle future lezioni, partendo dalle regole emanate dal ministero della Pubblica Istruzione. "Regole che lasciano troppo alla responsabilità dei dirigenti scolastici e degli Enti - dichiara l'assessore Battarra -. Quindi da parte nostra oggi abbiamo voluto capire come affiancare i dirigenti e renderci utili per la riorganizzazione di un servizio essenziale alla comunità".
La riorganizzazione della scuola come noto, prevede il distanziamento tra gli studenti: tra le misure si ipotizzano lezioni al sabato, ingressi scaglionati, lezioni, laddove le classi non siano sufficientemente grandi, in palestra o nelle sale dedicate ai laboratori, mascherine nelle aree comuni dai sei anni in su. Banchi singoli distanziati di un metro. "E' evidente che se si arrivasse all'utilizzo delle palestre bisognerà riorganizzare l'ora di attività motoria - continua la Battarra - oppure i laboratori. Comunque la si metterà, bisognerà fare delle scelte. Le linee tracciate dal ministero improntate ai principi di autonomia, flessibilità e semplificazione, significano solo lasciare ai dirigenti l'onere di stabilire come e quando. Una sorta di fate voi che francamente è disarmante".
"Riccione negli anni ha investito molto sull'edilizia scolastica - spiega il sindaco Renata Tosi -, una scelta dell'amministrazione molto precisa. Tutto sommato, la nostra comunità può contare su organizzazione e logistica buone grazie agli investimenti fatti e programmati negli anni precedenti. Il Comune è a disposizione al fianco dei dirigenti scolastici se dovesse servire anche per reperire spazi aggiuntivi. Va sottolineato però che sulle politiche scolastiche il Governo fino a questo momento è stato carente in fatto di risposte certe. Prendiamo il calendario delle lezioni, ancora non è chiaro quando ricominceranno, se il 14 settembre o addirittura prima. Siamo ad inizio luglio e navighiamo a vista tutta una serie di scadenze importanti per i cittadini, dallo stato di emergenza sanitaria, previsto al 31 luglio, fino ad arrivare all'inizio della scuola".