Un Programma di investimenti straordinario per la provincia di Rimini. Per il quale la Regione mette a disposizione 12,5 milioni di euro, risorse del proprio bilancio, nuove, al di là di qualsiasi programmazione precedente, destinate a finanziare almeno un progetto per ogni Comune, effettivamente cantierabile già nei prossimi mesi, partendo da settori strategici quali quelli del recupero e riqualificazione di spazi urbani e immobili, della mobilità sostenibile e delle infrastrutture. Un piano condiviso con la Conferenza territoriale – a cui partecipano gli Enti locali promotori di idee e proposte –, sulla base dei bisogni espressi dalle comunità locali e della capacità stessa del territorio di esprimere progettualità integrate, di qualità e reale fattibilità. Con un obiettivo chiaro: promuovere la ripresa e attuare le opere bene e velocemente.
E’ lo strumento adottato oggi dalla Giunta regionale, riunita a Cattolica nel giorno dedicato dal presidente Stefano Bonaccini e dagli assessori a diversi appuntamenti nella provincia di Rimini, e condiviso prima con i sindaci del riminese in un incontro sempre nel Municipio del comune costiero, presente il presidente della Provincia, Riziero Santi e la presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Emma Petitti.
Il Piano per la provincia di Rimini rientra nel Programma straordinario di investimento per i territori colpiti dalla pandemia e aree montane ed interne, con una dotazione già certa di 40 milioni di euro. 12,5 milioni per i Comuni del riminese, 12,5 milioni per quelli della provincia di Piacenza, 1 milione per il Comune di Medicina, nel bolognese, e 14 milioni di euro per le aree interne e montane delle altre province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, ripartiti appunto sulla base del numero degli abitanti di aree montane e aree interne (quella del Basso Ferrarese per Ferrara).
In ogni area il parco progetti verrà definito insieme nell’ambito di ciascuna Conferenza territoriale, sulla base appunto dei progetti nati nel territorio. Concertazione e fondi che sono stati definiti dalla Giunta regionale in un atto che va a integrare la legge numero 5 del 20 aprile 2018 in materia di interventi territoriali per lo sviluppo integrato degli ambiti locali, con l’inserimento del programma straordinario di investimento per i territori maggiormente colpiti dal Covid e i territori montani. Atto che sarà all’esame dell’Assemblea legislativa regionale di fine mese, dedicato all’assestamento di bilancio, nel quale la Giunta ha inserito le risorse necessarie.
La giornata riminese della Giunta regionale e del presidente Bonaccini è iniziata da Sant’Agata Feltria, dove, accompagnato dal sindaco Guglielmino Cerbara, ha visitato il cantiere della strada provinciale 8 Santagatese. Lavori per la messa in sicurezza e il potenziamento di un’arteria strategica per la viabilità del territorio, sostenuti da 220mila euro di risorse regionali. A seguire la visita a Palazzo Corbucci a San Giovanni in Marignano e l’incontro con i sindaci della Valconca. Un’occasione, quest’ultima, per fare il punto anche con le otto amministrazioni della valle riunite in Unione, che ha proposto alla Regione lo sviluppo di nuove progettualità di più ampio respiro, che saranno al centro di una prossima visita di una delegazione della Giunta regionale a inizio agosto dedicata appositamente alla Valconca.
L’entroterra riminese rappresenta un territorio collinare di pregio, che la Regione sta sostenendo e valorizzando per contrastare abbandono e spopolamento e creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile. Un’opportunità rivolta in particolare ai giovani.
Dal bando che stanzia 10 milioni di euro per coppie o nuclei familiari che vogliono comprare o ristrutturare casa in uno dei 119 comuni appenninici della regione, con contributi a fondo perduto da 10mila a 30 mila euro (le domande dal 15 settembre al 15 ottobre prossimi).
Al provvedimento per il taglio dell’Irap per imprese, artigiani, esercizi commerciali e professionisti che già operano in Appennino, oltre all’azzeramento per tre anni per startup e aziende di nuovo insediamento. Un’ operazione sostenuta interamente con fondi regionali - 36 milioni di euro nel triennio 2019-2021 – che anche nel Riminese sta dando buoni risultati: oltre 1 milione di euro di contributi a beneficio di 308 imprese che potranno così ricevere un aiuto concreto in un periodo in cui alle difficoltà di fare impresa in montagna si aggiungono quelle della ripartenza dopo il lockdown imposto dall’emergenza sanitaria.
Ma non solo. In tutta la Valmarecchia sono 11, per totale di quasi 6 milioni di euro di investimenti (finanziati al 97% dalla Regione e per la restante parte da cofinanziamenti locali) gli interventi che sono stati già avviati all’interno dell’Accordo di programma quadro “Paesaggi da vivere”. Una vera e propria strategia di sviluppo condivisa tra la Regione, le Amministrazioni locali e lo Stato, che rende disponibili complessivamente oltre 13,1 milioni di euro (8,6 milioni da fonte regionale, 3,7 milioni da fonte nazionale e circa 700mila euro di cofinanziamenti locali) per 39 interventi. Dall’agricoltura alla formazione, dalla sanità all’efficientamento energetico. Obiettivo: colmare il gap di servizi che esiste rispetto ai grandi centri urbani.
Vanno in questa direzione anche gli interventi per la banda ultra-larga. L’Agenda digitale della Regione Emilia-Romagna destina alla provincia di Rimini 11 miliono di euro cui si aggiungono 1,1 milioni per la realizzazione delle dorsali in fibra ottica. Due le aree produttive già connesse - a San Leo e a Talamello - in corso di realizzazione i lavori in quella di Rimini. Già collegati in banda ultralarga 141 plessi scolastici, in programmazione gli interventi in altre 34 scuole. Tutti i municipi della provincia riminese sono collegati in fibra, mentre sono 108 i punti di accesso wifi.
La visita è proseguita nel pomeriggio a Riccione, Rimini e, in serata, a Santarcangelo.