(Rimini) Continuano i controlli per far rispettare l'ordinanza contingibile e urgente, efficace dal 25 maggio scorso, per prevenire e contrastare i pericoli cagionati da comportamenti connessi all'esercizio della prostituzione sulla pubblica via. Disposizioni sulla sicurezza che ricalcano l'impianto dei provvedimenti già adottati con ottimi risultati negli anni passati e che resterà in vigore fino al 31 ottobre prossimo sulle aree dove il fenomeno si registra con una maggiore intensità.
Sono state 7 le sanzioni amministrative, relative alla prostituzione, che hanno fatto gli agenti della Polizia Locale di Rimini, nel servizio notturno fra martedì 21 e mercoledì 22. I sei agenti in abiti civili, a bordo di macchine prive di contrassegni istituzionali, hanno operato nella zona di Rimini Sud, soprattutto all'altezza del Parco Murri. Un'azione di repressione, svolta in continuità all'attività di prevenzione e contrasto di un crimine quale lo sfruttamento della prostituzione e la tratta di persone, che dall'inizio dell'anno ha fatto rilevare oltre 110 violazioni ed altrettante sanzioni, finalizzata ad arginare i fenomeni di degrado urbano ad esso collegati.
Ricordiamo che la violazione, a norma dell'ordinanza sindacale in vigore, si concretizza con un insieme di comportamenti come lo stazionamento, o l'appostamento della persona, o l'adescamento di clienti e l'intrattenersi con essi, o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l'abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che si stia esercitando la prostituzione. Oltre alla richiesta di informazioni a soggetti che pongano in essere i comportamenti equivoci o concordare con gli stessi l'acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento, l'ordinanza prevede che possano essere sanzionati anche a norma del Codice stradale quei conducenti che saranno sorpresi alla guida di veicoli a eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale. In questi casi la sanzione amministrativa di 41 euro prevista sarà elevata a 54,67 se accertata in orario notturno (dalle ore 22 alle 7 di mattina). Fino a 500 euro, invece, la sanzione amministrativa pecuniaria per la violazione dei dispositivi dell'ordinanza (400 euro se pagati entro 60 giorni).
L'ordinanza prevede inoltre che qualunque fatto o atto ritenuto rilevante ai fini fiscali riscontrato dagli agenti nell'ambito dell'attività di controllo sarà portato a conoscenza dell'Agenzia delle Entrate e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini per eventuali valutazioni.