(Rimini) Sposato, padre di tre figli, il nuovo prefetto di Rimini, Giuseppe Forlenza, è in servizio da oggi, ma in città è arrivato già nel corso del week end e ha avuto modo di prendere dimistichezza con una Rimini che non si sarebbe aspettato. “Sabato sono andato a passeggio per conoscere il territorio, è sempre il modo migliore perché a piedi si notano più cose. Non ero mai stato a Rimini e ho scoperto una città bellissima: ricchissima di cultura, storia e tradizioni, non solo di movida. Tutto ciò ha sicuramente un alto valore turistico”. Già nelle prime ore in città, Forlenza è stato preso dal stupore che vive chiunque all’inizio arrivi Rimini per lavoro, un qualsiasi lavoro che non sia stagionale e che non sia delimitato ai confini del lungomare. “Sono felicissimo di essere stato assegnato a questa terra splendida, una realtà dinamica, operosa e vivace”.
Subito all’opera, questa mattina il prefetto ha fatto visitato Provincia, Procura, il comando dell’Arma era questura. Per domani in agenda la visita a palazzo Garampi. L’obiettivo è quello di iniziare a conoscersi tra istituzioni e soprattutto quello di stabilire già in avvio un’operatività “di squadra”. Sul tavolo del prefetto Forlenza ci sono già alcuni dossier. Quello in cima riguarda la Notte rosa, sollecitato dai sindaci di Riccione e Rimini. “Nei prossimi giorni - precisa subito - faremo con i sindaci dei comuni costieri il punto sulle misure di sicurezza da adottare”. Segue a ruota la richiesta dei rinforzi estivi sollecitata in particolare dai comuni di Rimini e Riccione. “Tutto quello che è nelle possibilità della prefettura sarà fatto”, assicura Forlenza. “Il questore mi ha comunque confermato di rinforzi già arrivati in riviera e dell’assegnazione di nuovi reparti, in arrivo. Le misure anticovid rendono più difficile movimentare le risorse”.
Granpremio, allarme babygang, nomadi, infiltrazioni sono gli altri fascicoli sulla scrivania di Forlenza. “Bisogna tenere alta la guardia: ci sono fenomeni legati al mondo del turismo e del commercio che vanno seguiti con attenzione, come dimostra anche la recente operazione Darknet”.