(Rimini) Pur in un contesto di grave crisi e di emergenza per la pandemia da Covid 19 che ha avuto riflessi negativi sull'economia del Paese, Banca Popolare Valconca, che è sempre restata vicino alle famiglie e alle imprese anche durante il lockdown, chiude il primo semestre dell'anno 2020 conseguendo un utile pari a 1.797.885 euro. Tale dato aumenta ulteriormente se letto al netto degli accantonamenti, che ammontano a 1.780.000 euro, previsti per fronteggiare futuri rischi collegati a eventuali problematiche macroeconomiche.
Aumentano, inoltre, le commissioni attive del 4% rispetto allo stesso periodo del 2019 e anche questo è un segnale di ritrovato slancio dell'istituto bancario. Diminuiscono i rischi e si rafforzano i coefficienti patrimoniali e di liquidità: LCR 211%, più del doppio rispetto al dato minimo regolamentare. Gli altri indici che confermano un rafforzamento del patrimonio sono il CET1/TCR, che si attesta al 15,24%, in forte incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (13%) e il Texas Ratio che cala al 51,59% dal 119% al 30 giugno 2019 e dal 109% al 31 dicembre 2019.
Scendono anche i crediti deteriorati, che sono notoriamente problemi importanti per le banche, attestando NPL RATIO da 16,50% al 30 giugno 2019 a 6,57% al 30 giugno 2020. Sono diminuiti, infine, i costi amministrativi così come previsto nel Piano Industriale di oltre il 4%. "Siamo soddisfatti dei traguardi raggiunti in questi pochi mesi e intendiamo proseguire in tale direzione di consolidamento, ma al contempo determinati nel migliorare ulteriormente tali risultati" - conclude il Direttore Generale di Banca Popolare Valconca Dario Mancini.