(Rimini) Visita in Romagna per Filippo Regis, presidente del SILS, Sindacato Italiano dei Lavoratori dello Spettacolo, che insieme ai rappresentanti regionali, i deejay Max Monti e Robertino, ha incontrato il presidente del SILB dell’Emilia Romagna, Gianni Indino. “Fare fronte comune tra gestori e lavoratori dello spettacolo - spiega il presidente del SILB Emilia Romagna, Gianni Indino – in questo momento è più che mai importante. Tutti ci ritroviamo senza la possibilità di lavorare ormai da 7 mesi, né abbiamo la possibilità di programmare il futuro non avendo nemmeno una data per la riapertura delle attività di ballo. Una condizione di estremo disagio che coinvolge tutti gli attori dell’intrattenimento. Per questo sono molto contento di questa visita di cortesia da parte del presidente del SILS, Filippo Regis che ha approfittato della sua vacanza in Romagna per questo incontro, facendo seguito ai contatti avuti tra le due associazioni a livello nazionale. Stiamo discutendo del rilancio del settore dell’intrattenimento che, ricordiamo, è un settore fondamentale per l’economia, per il turismo, ma anche per la vita sociale delle persone. Nonostante questo, negli ultimi mesi è diventato bersaglio di una campagna mediatica al limite del denigratorio. Professionalità, legalità e sicurezza saranno le parole chiave per la ripartenza del nostro settore e vogliamo mettere in campo iniziative comuni che coinvolgano tutti i protagonisti della nightlife per offrire ai frequentatori dei locali le più alte professionalità, dando l’opportunità di trascorrere serate spensierate e sicure. Insieme possiamo fare tanto, soprattutto contro una piaga come quella dell’abusivismo che tocca pesantemente tutte le figure del settore musicale, dagli imprenditori ai professionisti come dj, musicisti, ballerini, vocalist. Sperando prima di tutto che il comparto possa tornare a lavorare il prima possibile, anche perché è rimasto escluso dai ristori economici statali, unica strada per non vederlo scomparire definitivamente. La riapertura dei locali può passare dal cambio di rotta sulla responsabilità in capo a chi non porta la mascherina se obbligatorio, portandola dal gestore alla singola persona. Ci saranno difficoltà per i controlli? Si faccia come per i parcheggi selvaggi con gli ausiliari del traffico: per sanzionare chi non la indossa si potrebbero creare gli ausiliari della mascherina”.