DAYANA, STOP DELLA PROCURA ALL'AUTOPSIA. L'ISTANZA ARRIVA DAL LEGALE DI UNO DEGLI INDAGATI
Si allungano così i tempi per la restituzione del corpo alla famiglia
Stop della procura di Grosseto all'autopsia sul corpo della piccola Dayana Arlotti, così come a tutti gli ultimi otto cadaveri recuperati dal relitto della Costa Concordia spiaggiato davanti alle coste dell'isola del Giglio. La decisione dei pm è maturata in seguito all'istanza del difensore di uno degli indagati. Il legale ha chiesto che gli esami autoptici autopsie siano effettuati con incidente probatorio poiché il test del dna non sarebbe ripetibile.
“E' una richiesta che ci lascia perplessi – ci ha detto Davide Veschi legale della mamma di Dayana, Susy Albertini – perché se ci sono i presupposti giuridici per avanzare una simile istanza io comunque proprio non ne vedo l'utilità”. Si allungano così, tra l'altro, i tempi per il test del dna sulla piccola e sul padre, della restituzione dei corpi e dunque dei funerali.
La polizia scientifica, incaricata di identificare i corpi, ha dunque interrotto gli esami in attesa che sulla faccenda si esprima il gip, certamente non prima dell'incidente probatorio di domani mattina (che servirà ad accertare, tra l'altro, la tempistica del naufragio).
Costa Crociere ha fatto sapere, intanto, per mezzo di un comunicato, che "si dissocia fermamente" dalla decisione dell'avvocato “di cui non è’ dato comprendere il motivo e tantomeno l’utilità nell’ambito dell’inchiesta’’. "L’avvocato in questione – si precisa nella nota - non è uno dei professionisti suggeriti da Costa Crociere per la difesa dei propri ufficiali".
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