(Rimini) Scuola e trasporti sono il nodo da risolvere ora nella lotta al contagio. “Se le strade, come afferma Stefano Bonaccini, sono due, didattica a distanza o orari sdoppiati, ovvero a scuola mattino e pomeriggio a rotazione, è senz’altro opinabile la seconda soluzione. Non concordiamo invece con Bonaccini quando sostiene che non si può fare di più e meglio per il trasporto pubblico o che non ci sono altre possibilità per allargare l’offerta”. A sostenerlo il parlamentare della Lega Jacopo Morrone.
“Una strada percorribile da subito, a nostro avviso, è quella di coinvolgere a supporto del Tpl le aziende private di autobus turistici e a noleggio con conducente (NCC), che in questo momento sono fermi (sembra 40mila in tutto il Paese). Di certo si tratterebbe di un’operazione intelligente e lungimirante, anche da parte del Governo, visto che potrebbe essere affrontata con costi contenuti, ottenendo un triplice effetto positivo: rassicurare sul piano della tutela della salute e del distanziamento, dare sostegno a un comparto che l’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio e consentire a tutti gli utenti di poter usufruire del trasporto pubblico senza ulteriori allarmi. Credo anche che compito delle amministrazioni, a tutti i livelli, sia rassicurare la popolazione e trovare soluzioni anche innovative ai problemi prima che esplodano. Sui trasporti si discute da mesi, come sulla scuola, eppure il Governo si è gingillato sprecando enormi risorse che avrebbero potuto essere utilizzate altrimenti. La richiesta che rivolgiamo a Bonaccini è quella di attivarsi per verificare quanti autobus turistici e NCC potrebbero essere coinvolti in servizi di TPL. Di certo il problema dell’insufficienza cronica del trasporto pubblico, soprattutto quello scolastico, era sotto gli occhi di tutti anche in periodo pre-Covid, non era quindi una novità che si sarebbe ulteriormente aggravato con l’attuale emergenza”.