(Rimini) “Non entro nel merito delle scelte degli investitori privati. Ma possiamo davvero pensare che in Romagna ci sia spazio per due aeroporti a 50 chilometri di distanza?”. Il dubbio si Mirco Pari,direttore Confesercenti provinciale Rimini, è in realtà di tanti. “Nonostante le rassicurazioni e gli auspici, temo fortemente che dal punto di vista economico non siano sostenibili e che a Forlì e a Rimini avremo piuttosto due strutture che finiranno per concorrere sullo stesso mercato, cercando di conquistare le stesse rotte”.
Il piano aeroporti del Ministero delle infrastrutture e trasporti mira a razionalizzare il numero degli scali e “indica solo Rimini fra i 38 di interesse nazionale. L'esperienza del "Fellini" ci insegna come già sia difficile il rilancio dell'aeroporto riminese. Chiediamo perciò al presidente Stefano Bonaccini che gli interventi della Regione Emilia-Romagna sulle infrastrutture romagnole siano ben calibrati, o si potrebbero generare squilibri dal punto di vista economico. Non è azzardato ipotizzare che Forlì possa diventare uno scalo secondario del "Marconi", per i low cost o per determinati bacini, a discapito di Rimini. Qui non si tratta di campanilismo o di guerra dei cieli, che sono solo retorica, bensì di perplessità e dubbi concreti”.
Infine, “mi si permetta ancora una battuta sull'insensato progetto di parco eolico davanti alla costa riminese. Per Paolo Maggioli invece a Ravenna tutti lo vogliono (anche se non mi risulta che sia così). Allora la soluzione l'abbiamo già trovata: facciamolo a Ravenna e non se ne parli più".