(Rimini) Per il secondo anno consecutivo Rimini è tra le città premiate nell'ambito del Cresco Award - Città sostenibili, il contest promosso da Fondazione Sodalitas in collaborazione con ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e con il patrocinio della Commissione Europea e del Ministero dell'Ambiente, che premia l'impegno dei Comuni italiani per lo sviluppo sostenibile dei territori in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU. I premi, assegnati da una Giuria indipendente presieduta dal Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, sono stati assegnati oggi nel corso di un evento digitale all'interno della 37esima Assemblea Annuale dell'ANCI. Se nel 2019 il Comune di Rimini era stato premiato per l'importante lavoro in corso di risanamento ambientale e di infrastrutturazione fognaria attraverso il Piano di Salvaguardia della Balneazione, in questa edizione la città ha ricevuto un riconoscimento specifico (Premio impresa - Bureau Veritas) per il progetto del Parco del Mare. Il premio era rivolto ai Comuni impegnati "nella definizione e nel raggiungimento di obiettivi di sostenibilità per il territorio" e che valorizzano "la capacità di perseguire - con un approccio sistemico - obiettivi e relativi indicatori volti a migliorare l'attrattività, l'ambiente, la resilienza, la coesione sociale, il benessere, promuovendo un utilizzo responsabile delle risorse nel territorio".
"Questo secondo riconoscimento in due anni fotografa esattamente il percorso della città: abbiamo prima lavorato sul 'sotto', sulle fogne, sul risanamento e valorizzazione di una delle nostre principali risorse, il mare – sottolinea l'assessore alla pianificazione del territorio Roberta Frisoni, intervenuta alla cerimonia di premiazione in rappresentanza del Comune di Rimini – Per poi intervenire sulla rigenerazione urbana del waterfront, con il progetto del Parco del Mare che già in questa prima fase ha cambiato non solo l'immagine ma anche e soprattutto il modo di vivere i nostri lungomari, attraverso una rinaturalizzazione e nuove funzioni. Un risultato frutto di una pianificazione strategica, di risorse investite consapevoli che i risultati sarebbero stati visibili nel medio termine e non nell'immediato e che hanno consentito di archiviare quel termine 'riminizzare' che negli anni è stato sinonimo di consumo del territorio e cementificazione. Ci siamo riappropriati dei contesti urbani rimettendo al centro l'ambiente e la persona, lavorando sull'infrastrutturazione dei sistemi fognari, della mobilità alternativa, degli spazi per la convivialità e l'attività all'aria aperta. È evidente che questo lavoro debba proseguire nei prossimi anni. Il presente e il futuro di Rimini sono green e sostenibili".