(Rimini) Le categorie economiche unite nel chiedere a Ministero delle Infrastrutture e alla Capitaneria di Porto di Rimini di "non dare l'autorizzazione per la centrale eolica davanti al nostro mare". Si conclude così l'ordine del giorno, firmato da tutti i capogruppo consiliari, approvato dalla giunta, messo all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale (in video collegamento), giovedì 26 novembre, e proposto da tutte le associazioni di categoria di Riccione: Coop bagnini, Coop. bagnini Adriatica Riccione, Federalberghi, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti. "Preoccupazione destano le ripercussioni sul turismo balneare compreso l'importante comparto del settore nautico - si legge nell'Odg -. L'onere della prova della non nocività del macro-impianto industriale, visibilissimo dalla costa, alla consolidata industria del turismo, principale motore economico del territorio, è tutta sulle spalle dei proponenti che ad oggi non hanno prodotto nulla di plausibile".
"Sull'eolico la giunta avrebbe voluto proporre un consiglio comunale aperto dove far intervenire i cittadini su un argomento di vitale importanza per la nostra città - ha detto l'assessore all'Ambiente, Lea Ermeti -. Per ovvi motivi questo non è stato possibile, ma cogliamo con estremo favore l'iniziativa delle categorie economiche del territorio che unite hanno saputo interpretare il pensiero di molti operatori, di tanti cittadini su quell'impianto che vorrebbe ipotecare il nostro futuro, aggredire il nostro orizzonte e deprimere la nostra risorsa più importante, il mare. Noi come amministrazione abbiamo intrapreso una consapevole e costante opposizione contro questo progetto, vediamo che anche l'amministrazione di Rimini si è espressa con perplessità. Ora più che mai i Comuni della costa devono fare azioni comuni per salvaguardare il bene di tutti".