(Rimini) Gli ultimi dati riferiti al contesto nazionale (tratti dal Bollettino economico ottobre 2020 - Banca d'Italia), evidenziano un aumento netto del credito alle imprese, determinato dal forte incremento del fabbisogno di liquidità, dovuto all'emergenza sanitaria. Si evidenzia, in particolare, il miglioramento delle condizioni dell'offerta, grazie soprattutto all'introduzione di consistenti garanzie pubbliche sui finanziamenti concessi dagli intermediari finanziari. L'aumento delle erogazioni è avvenuto, in tale contesto, senza particolari aggravi di costo: sostanzialmente, i tassi sui prestiti sono rimasti invariati e su livelli contenuti. Il credito alle famiglie, invece, ha subito un rallentamento dovuto alla frenata dei consumi, derivante sia dal lockdown delle imprese commerciali, sia dal minore reddito disponibile, sia dal perdurare della pandemia, che ha limitato l'acquisto di alcune tipologie di beni e servizi (soprattutto quelli legati al turismo e alle attività ricreative) aumentando la propensione al risparmio. I temi del credito e del risparmio sono monitorati attraverso una serie complessa di indicatori che tengono conto di numerose variabili; l'analisi che segue osserva, per ragioni di sintesi, i dati relativi solo ad alcuni dei principali aggregati, mentre per approfondimenti più completi si rimanda alle elaborazioni complete curate dalla Banca d'Italia.
"Favorire l'accesso al credito è, da sempre, una linea prioritaria di azione della Camera di commercio della Romagna, linea d'azione nella quale sono impiegate importanti risorse, oltre 3 milioni di euro nell'ultimo biennio. Quest'anno, per far fronte all'emergenza sanitaria ed economica, tale sforzo si è ulteriormente intensificato, attraverso misure specifiche di sostegno, impiego di maggiori risorse, organizzazione di occasioni di incontro allo scopo di favorire il dialogo tra Istituti di credito e imprese, etc. – dichiara Alberto Zambianchi, presidente dell'Ente camerale –. Lo scenario presente è ancora difficile ed è, quindi, importante che il quadro di regolamentazione trovi nuove soluzioni che permettano di affrontare costruttivamente il prossimo futuro. Futuro nel quale si prevede un aumento delle sofferenze e, parallelamente, un ulteriore deterioramento del "merito di credito" di molte imprese. La forte crescita dei depositi bancari, inoltre, certifica la frenata dei consumi e il clima di forte incertezza causato dalla pandemia. L'auspicio è che nel prossimo futuro queste risorse si possano trasformare in nuovi investimenti e in crescita economica".
In base ai dati provvisori della Banca d'Italia (Ufficio Ricerca Economica di Bologna), in provincia di Rimini, al 30/09/2020, i prestiti totali ammontano a 9.045 milioni di euro (6,7% dell'Emilia-Romagna), così suddivisi: 60,9% alle imprese, 34,9% alle famiglie e 4,2% ad altri soggetti (società finanziarie, enti pubblici, istituzioni senza scopo di lucro). Rispetto al 30 settembre 2019 si rileva un incremento del 5,9% dei prestiti concessi (+3,1% a livello regionale). Nel dettaglio, si registra un deciso aumento dei prestiti alle imprese del 9,1% (+11,9% alle medio-grandi, +2,1% alle piccole) e una lieve crescita di quelli alle famiglie pari allo 0,6%. In merito ai primi, si evidenzia un forte incremento del credito al manifatturiero (+20,0%), seguita dalla variazione positiva, verso il macrosettore dei servizi (+9,0%); in calo, invece, i prestiti verso il settore edile (-1,2%).
Con riferimento al risparmio finanziario, in provincia, al 30/09/2020, l'ammontare risulta di 14.941 milioni di euro (6,2% dell'Emilia-Romagna): il 69,9% è costituito dai depositi bancari, il restante 30,1% dai titoli a custodia. Rispetto al 30 settembre 2019 si riscontra una crescita del risparmio totale del 3,5% (+5,9% a livello regionale) dovuta all'aumento dei depositi (+7,1%); in diminuzione, al contrario, gli investimenti in titoli (-4,2%), soprattutto in obbligazioni bancarie (-27,6%), mentre aumenta l'acquisto dei titoli di stato (+2,0%). In relazione al Fondo di Garanzia per le PMI, a seguito dei provvedimenti adottati per fronteggiare la crisi economica fortemente aggravata dall'emergenza sanitaria, nel corso dell'anno è stato registrato un netto aumento delle domande pervenute.
Tra il 17 marzo e il 1° dicembre, infatti, nella provincia di Rimini sono state registrate 12.111 operazioni di finanziamento (9,6% del totale regionale), di cui il 71,6% riferite ai prestiti entro i 30mila euro, per un importo finanziato pari a 759 milioni di euro (63 mila euro come importo finanziato medio). Tali operazioni, che hanno riguardato, grazie al Decreto Liquidità, una platea più ampia di imprese (quelle con meno di 500 addetti), nel periodo considerato sono state pari a 35 ogni 100 imprese attive (32 in Emilia-Romagna, 28 in Italia). Le domande pervenute nell'intero anno 2019 erano state 640.