(Rimini) “La perdurante emergenza sanitaria e le conseguenti e necessarie misure per il contenimento del contagio stanno penalizzando pesantemente e in particolare alcune attività economiche, tra cui principalmente gli alberghi che purtroppo non lavorano ormai da molto tempo”. Inizia così la lettera che i sindaci di Rimini e Ravenna, Andrea Gnassi e Michele De Pascale hanno inviato oggi ai ministeri dell’Economia, Sviluppo economico, Beni e attività culturali. A tema gli effetti sull’economia delle misure per il contenimento della pandemia. “Cresce ogni giorno di più tra gli albergatori e gli operatori dell’accoglienza lo sconforto e la preoccupazione, per questo sono necessari segnali immediati, concreti e positivi da parte del Governo, per restituire loro almeno in parte la fiducia per continuare ad investire nel futuro. Comprenderete come nei nostri territori, vocati da sempre al turismo e all’accoglienza e dove si concentrano tantissime strutture ricettive, questa esigenza sia particolarmente sentita. Ogni giorno raccogliamo la disperazione dei gestori e dei lavoratori del settore turistico, cercando di mettere in campo tutto quel sostegno che è nelle possibilità di sindaci e di un’amministrazioni locali, ma certo questo non è sufficiente”, ribadiscono i sindaci chiedendo “di estendere il 110% di credito d'imposta, attualmente previsto per abitazioni private e condomini, anche per la riqualificazione delle strutture turisticoalberghiere”. La lettera integrale in allegato.
Crisi imprese del turismo, Rimini e Ravenna scrivono al governo: i ristori non bastano
Mercoledì, 13 Gennaio 2021
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