(Rimini) Questa mattina si è svolta la videoconferenza stampa per illustrare i contenuti dell’istanza che sarà presentata entro domani al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il finanziamento della terza tratta del “Trasporto Rapido Costiero” che collegherà la Stazione di Riccione a Cattolica. Completato infatti l’iter istituzionale previsto per presentare l’istanza, i soggetti firmatari della convenzione per la realizzazione della tratta Riccione-Cattolica (Provincia di Rimini, Regione Emilia-Romagna, Comuni di Rimini, Misano Adriatico e Cattolica, e PMR), tutto è pronto per la richiesta al Ministero che presenterà il Comune di Misano Adriatico, identificato quale Comune capofila.
Dei 7,5 Km dell’intera tratta Riccione-Cattolica, i firmatari della convenzione presenteranno istanza per il tratto di 3,8 Km tra Misano Adriatico e Cattolica, non avendo il Comune di Riccione aderito alla convenzione. Il finanziamento richiesto di 34 milioni di euro è a totale copertura dei costi per la realizzazione dell’infrastruttura, senza oneri per gli Enti locali coinvolti. L’assenza del Comune di Riccione comporta che i mezzi elettrici sconteranno nel tratto riccionese una interruzione di continuità della sede protetta, proseguendo la loro corsa in sede promiscua (lungo il percorso della linea 125), che non permetterà quella certezza dei tempi che è uno dei punti di forza della tratta già realizzata Rimini-Riccione e di quella tra Misano Adriatico e Cattolica da realizzare.
Da parte dell’assessore regionale Andrea Corsini, del presidente della Provincia di Rimini Riziero Santi, dei sindaci di Misano Adriatico Fabrizio Piccioni e di Cattolica Mariano Gennari, dell’assessore del Comune di Rimini Roberta Frisoni e dell’amministratore unico di PMR Stefano Giannini, entusiasmo e soddisfazione, che è anche quella delle categorie economiche del territorio, per un passaggio decisivo per il completamento di un progetto strategico per la mobilità urbana sostenibile del territorio e anche per un segnale importante, specialmente in una fase storica come questa segnata dalla pandemia, che si traduce in un concreto ‘progettare il futuro’: una progettazione del futuro in linea con la filosofia del Recovery plan che cita proprio Rimini e il Metromare come ‘caso esemplare’.