(Rimini) “In questa primissima fase di campagna vaccinale anti-Covid, l’Emilia Romagna e il nostro territorio sta viaggiando a passo spedito. Ieri è stata superata in Regione la soglia delle 100mila vaccinazioni dedicate a personale sanitario, delle Cra e ospiti delle residenze anziani, mentre a Rimini si procede come da tempistiche prefissate: al centro allestito negli spazi della Fiera si continua senza sosta, grazie ad un lavoro di rete che ha messo insieme competenze, risorse, spazi, personale di Ausl, Comune di Rimini, Ieg, Protezione Civile. Un sistema che rappresenta la base di quella modalità operativa che dovrà essere adottata nelle prossime settimane, quando la campagna di vaccinazione diventerà di massa andando a coinvolgere prima di tutto i nostri nonni, gli over 80, e le fasce più a rischio". Lo rende noto il vicesindaco Gloria Lisi.
"Per affrontare al meglio una sfida che senza esitazioni si può definire epocale, come Comune sin da subito ci siamo messi a disposizione dell’Ausl, organizzando una task-force interna, una unità organizzativa speciale, con personale dedicato per affiancare l’Azienda sanitaria in termini di risorse, personale e capacità logistiche. Per il secondo step infatti l’obiettivo è quello non solo di accelerare, ma di andare anche a ‘decentrare’ la campagna vaccinale, mantenendo la Fiera come polo centrale, ma allestendo vari punti di somministrazione nei diversi centri anziani del Comune di Rimini. Si tratta di locali che garantiscono sia una facile accessibilità da parte dei cittadini, essendo vicini alle zone più abitate e servite, sia una distribuzione diffusa capace di coprire le diverse aree del territorio. Stiamo pensando anche ad ulteriori luoghi da destinare a questo scopo, come a titolo di esempio il centro giovani di Santa Giustina, il centro di via Bidente, alla Grotta Rossa: abbiamo diversi spazi che se necessario potranno rientrare in questa rete. Oltre ai luoghi fisici, come Comune siamo disponibili a implementare il supporto anche dal punto di vista del personale, proprio per tutti quegli aspetti più legati all’organizzazione e alla logistica. Così come abbiamo fatto per l’attività di contact tracing, potremmo indirizzare alcuni dipendenti proprio per supportare l’Ausl nella gestione degli spazi e delle richieste. Ognuno oggi deve fare la propria parte e ad oggi i segnali sono incoraggianti: in questa partita contro il Covid si stanno arruolando anche tantissimi professionisti, come medici in pensione o dentisti, che hanno già comunicato la propria disponibilità a somministrare i vaccini alla popolazione. Abbiamo avuto prova in queste prime settimane che il lavoro di squadra ci può mettere nelle condizioni di raggiungere l’obiettivo finale: una campagna di vaccinazioni rapida ed efficiente, che possa consentirci di proteggere il più ampio numero di persone possibile. Solo insieme potremo lasciarci alle spalle questo virus”.