(Rimini) E’ andata ben oltre la partecipazione degli iscritti alla FILT CGIL l’adesione allo sciopero dei lavoratori dell'Officina ex Ogr ora OMCL Trenitalia Rimini. Dunque uno sciopero riuscito che ha posto ancora una volta in evidenza sia all’Officina di Rimini che alla Direzione Tecnica di Bologna il pericolo che questo importante sito industriale venga pian piano dismesso per mancanza di investimenti esternalizzando le lavorazioni verso le ditte private.
Le Officine Locomotive fanno parte della storia del territorio, un sito dove viene svolto lavoro professionalizzato e di qualità e che garantisce a Trenitalia l’unico pezzo di politica industriale che ancora le rimane. E’ anche l’unico sbocco per quei percorsi formativi e scolastici locali che altrimenti non avrebbero ragion d’essere. Lo hanno ribadito durante il presidio il Segretario provinciale Massimo Bellini e regionale Massimo Colognese che hanno sottolineato anche l’importanza di un’Officina di manutenzione efficiente e moderna, garanzia di sicurezza per i lavoratori e per gli utenti dei mezzi.
Attualmente all'interno dell'Officina di via Tripoli sono impiegati in produzione 148 lavoratori, 148 famiglie che vivono una situazione di incertezza rispetto al proprio futuro che preoccupa anche gli Amministratori locali e regionali. La Filt CGIL di Rimini nel proclamare lo sciopero aveva chiesto il coinvolgimento della “politica” e delle “istituzioni” Accanto ai lavoratori hanno voluto essere presenti per la Regione Emilia Romagna la Presidente dell’Assemblea regionale Emma Petitti e la consigliera Nadia Rossi, per l’Amministrazione Comunale di Rimini gli assessori Roberta Frisoni e Jamil Sadegholvaad. Solidarietà anche da parte di ex lavoratori della storica OGR.