(Rimini) "Start Romagna ha intenzione di aumentare il prezzo dei biglietti degli autobus. Il Comune di Riccione dice NO agli aumenti paventati questa mattina durante l'assemblea sul piano industriale 2021-2024. Anche se questa mattina nulla è stato messo al voto, tutti i soci di Start, tranne Riccione e Bellaria, si sono detti a favore dell'aumento. Per noi è inconcepibile aumentare il costo dei biglietti dei mezzi pubblici della Romagna, proprio oggi che tante famiglie devono fare i conti con minori entrate dovute al Covid, e un'economia generale che ha subito uno stop praticamente totale. Ma c'è di più, oltre a prevedere un prezzo più alto per i biglietti ai cittadini, Start vuole mettere già in conto anche un aumento dei corrispettivi che versano gli Enti soci. Quindi sulle tasche dei cittadini si rifanno due volte: la prima volta con l'aumento dei prezzi dei biglietti e la seconda con le contribuzioni dei Comuni, quindi sempre soldi pubblici dei contribuenti. Per l'amministrazione di Riccione, che ribadisce ancora una volta la volontà di uscire da questa società, la Start ha un problema di efficienza da tutti i punti di vista: economico e di gestione del personale vista anche la nota dei sindacati che chiedono un incontro urgente. A fronte di tariffe ferme al 2018, il problema di Start è far quadrare i conti e procedere con politiche sociali in grado di aderire alle esigenze delle comunità, soprattutto nelle province di Rimini e Forlì Cesena, per le quali già due anni fa ci sono stati degli incrementi sui biglietti. Inutile dire che anche a livello di governance c'è qualche crepa, visto che oggi è stato comunicato ai soci che a fronte di 10 mila biglietti gratuiti per gli studenti, Start sta ancora aspettando l'integrazione promessa dalla Regione e dallo stesso governatore Bonaccini che in campagna elettorale aveva assicurato qualsiasi trasporto locale gratuito agli studenti, con un piano da 25 milioni di euro. Direi che qualcosa in questo caso si è interrotto".