Lunghe code e sistema in tilt. L’apertura delle prenotazioni dei vaccini per gli over 85 è stata assorbita con difficoltà dalla sanità locale. L’alto afflusso degli utenti sui vari canali ha provocato dalle 9 un rallentamento e poi un blocco del cervellone digitale. Congestionate le linee telefoniche del Cuptel (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini). Alla fine della giornata in ogni caso sono state 2.655 le prenotazioni registrate nel riminese (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).
“Un caos totale”. Il commento è del sindaco di Bellaria Filippo Giorgetti che mette a tema non solo le file per le prenotazioni. Chi si è prenotato ieri, ha potuto farlo solo per le sedi di Rimini e Cattolica e non per quelle di Riccione, Morciano, Poggio Torriana, Novafeltria e Bellaria la cui apertura è attesa a giorni (ilCarlino).
“Un caos annunciato. Commenta il presidente dell’ordine dei medici Maurizio Grossi. “Non so come potrà il Cup gestire migliaia di richieste per le vaccinazioni, visto che gestisce già tutte le altre richieste”, spiega, proponendo il coinvolgimento dei medici di famiglia (ilCarlino). La stessa Federazione dei medici di medicina generale la scorsa settimana aveva dato la sua disponibilità (BuongiornoRimini).
Il bollettino. Sono 103 i nuovi positivi al coronavirus, una persona malata di covid ha perso la vita, 166 le persone guarite (Corriere, BuongiornoRimini).
Dimezzata dal virus. Il gettito della tassa di soggiorno a Rimini nel 2020 è stato pari a 5,3 milioni circa, le previsioni sulla base dei dati del 2019 dicevano 10 milioni (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).
A Rimini si vive meglio? Il dato certo è che, nonostante la pandemia in corso, il numero dei residenti sia cresciuto, un andamento in controtendenza con quando sta accadendo nell’ultimo anno nelle grandi città, ma in linea con quello delle località turistiche, che non hanno perso attrattiva (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).
Il Gruppo Teddy è pronto al trasloco. Il nuovo polo logistico da 70 milioni del gruppo riminese si trova a Savignano su una superficie complessiva di 79mila metri quadrati. La struttura è in fase di test e sarà a pieno regime entro la fine dell’estate (ilCarlino, BuongiornoRimini).
Terzo candidato o primarie? Come si risolverà lo scontro interno al Pd sul candidato a prossimo sindaco di Rimini? Tra venerdì e sabato dovrebbe svolgersi un vertice tra i due contendenti, Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad, il segretario comunale Vanni Lazzari, quello provinciale Filippo Sacchetti, quello regionale Paolo Calvano. Se dal vertice dovesse uscire un nulla di fatto, le alternative sono le primarie o un candidato terzo (buongiorno Rimini). Il Carlino, oltre al nome già circolato del vicesindaco Gloria Lisi, riporta quello dell’avvocato Moreno Maresi, presidente dell’associazione Sarà (ilCarlino).
“Il femminismo non esiste più”. Manuela Fabbri interviene nel dibattito femminista che si è creato sia attorno alla candidatura di Emma Petitti a sindaco di Rimini sia sulle nomine dei ministri del governo Draghi. “Anche da noi c’è chi la butta sul femminismo. Ma vogliamo parlarne? Perché si rincorre il voto femminile soltanto in funzione dell’utilità elettorale?”, si domanda l’attivista ambientalista, presidente di Basta plastica in mare e esponente di #nuovoumanesimo a Rimini, per anni nel Pd (ilCarlino, BuongiornoRimini).
“A Rimini siamo il primo partito d’opposizione in consiglio con 4 consiglieri al pari della Lega”. I consiglieri comunali Filippo Zilli e Carlo Rufo Spina sono entrati nel gruppo di Fratelli d’Italia, dove hanno trovato lo storico Gioenzo Renzi e il nuovo Nicola Marcello. Guardando alle vicine elezioni, il portavoce Federico Brandi annuncia: “Se non riusciremo a trovare un candidato sindaco della società civile idoneo e competente, saremo pronti a presentare un nostro candidato a sindaco proveniente dal mondo della politica”. Qualche settimana fa era uscito il nome di Zilli (ilCarlino, Corriere).
Draghi tuteli i bagnini. A tema il rinnovo delle concessioni balneari. Il presidente di Oasi Confartigianato Giorgio Mussoni invita il nuovo governo a “procedere con una legge quadro nazionale in materia per evitare il rischio di procedura d’infrazione, paventato a fine autunno da Bruxelles nei confronti dell’Italia. Ma soprattutto per mettere finalmente ordine nel nostro settore, da troppo tempo in attesa di una regolamentazione” (ilCarlino).
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