(Rimini) Nella settimana dal 22 al 28 febbraio sul territorio romagnolo si sono diagnosticate 4.524 positività su un totale di 42.956 tamponi eseguiti, con un tasso di positività del 10,5 per cento e un trend di crescita dei nuovi casi positivi, nel territorio romagnolo, come da bollettino in allegato. La performance dei tempi di refertazione dei tamponi, entro le 48 ore, si mantiene molto alta, registrando il 99 per cento. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 1 marzo, si registra la quota di 430 ricoveri, con un rialzo di 54 ricoverati rispetto alla settimana scorsa, mantenendo l'azienda all'interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid.
Nel riminese, la media la scorsa settimana è stata di 719 casi ogni 100mila abitanti, quindi oltre la soglia di sicurezza pari a 500. I nuovi casi sono stati 1.543, di cui 621 nel capoluogo e 210 a Riccione.
"Come si evince dai grafici contenuti nel bollettino, commenta Mattia Altini, direttore Sanitario Ausl Romagna, i dati dell'ultima settimana di febbraio registrano un ulteriore progressivo aumento del numero dei nuovi casi, iniziato in modo graduale dalla prima settimana di febbraio. Una situazione seria che anche alla rapidità di circolazione e contagiosità ci conferma il ruolo predominante che la variante inglese sta assumendo sul nostro territorio. Dall'analisi delle classi di età si evince che questo aumento è particolare evidente in età scolare, mentre si riducono significativamente gli over 80. Un dato positivo probabilmente per effetto della progressione della campagna vaccinale. Da questo scenario si è giunti alla relazione redatta dall'Azienda e inviata ai sindaci che attraverso l'ordinanza , in vigore da martedì, colloca i territori di Ravenna, Cesena e Rimini ( ad esclusione di Forli) in "fascia arancione scuro con misure più restrittive finalizzate a contrastare e circoscrivere il contagio. Una misura che la settimana precedente era già stata adottata dai comuni di Massa Lombarda, Conselice, Riolo Terme e Bagnara, per l'alto numero di contagi registrati. Ora l'obiettivo e lo sforzo primario è il contenimento della diffusione del virus, non dobbiamo abbassare la guardia. Se l'approvvigionamento dei vaccini sarà, come ci auguriamo, più celere, costante e con numeri di dosi significative, potremo accelerare la macchina organizzativa e procedere celermente alla vaccinazione della popolazione. Adesso a differenza dell'anno scorso abbiamo un'arma contro il virus".