(Rimini) "Per poter salvare in minima parte la stagione primaverile e avviare l’attività del comparto turistico, si avanza la proposta di “bolla turistica”, ispirata alla bolla sanitaria sportiva, ovvero il permesso di uscire dalla propria regione per chi abbia effettuato un tampone molecolare nelle 72 ore precedenti". E' la proposta contenuta nella lettera che Federalberghi Riccione ha inviato oggi al ministro per il turismo Massimo Garavaglia.
"Probabilmente le regioni resteranno chiude anche dopo Pasqua. Allo stato attuale delle cose, gli hotel possono aprire e ospitare sportivi sottoposti a tampone e lavoratori invece che non hanno effettuato il tampone", sono le due considerazioni che hanno spinto il presidente Bruno Bianchini a farsi avanti con Roma con l'obiettivo di salvare il salvabile di una stagione che parte già con il piede sbagliato."Questa possibilità permetterebbe la ripresa del turismo a breve, pur essendo un’idea molto semplice e forse banale", spiega Bianchini.
"Siamo certi, per esempio, che per i gruppi di sportivi amatori non sarebbe un problema sottoporsi al tampone; restano dei dubbi sui clienti privati, ma in effetti in primavera è molto maggiore il numero degli sportivi (triatleti, nuotatori, cicloturisti). Siamo consapevoli che il costo di 50 euro per ogni tampone potrebbe rappresentare un problema, ma si ipotizza una convenzione come quella di FCI con Synlab. Insomma, il comparto turistico si ispirerebbe al mondo dello sport che sta continuando a vivere".
Da parte degli esercizi turistici, "sarebbe sufficiente richiedere il certificato per attestare una delle seguenti condizioni: sottoposto a tampone con esito negativo oppure vaccinato. Si tratta peraltro di una misura già adottata per permettere agli autisti il passaggio al confine con l’Austria, perciò si può ipotizzare di estenderla ai confini di regione. Insomma, siamo disposti a tentare in ogni modo di salvare le aziende del settore turistico- ricettivo, e ovviamente i loro addetti, dalle conseguenze economiche della pandemia in atto. Non dimentichiamo che il benessere di uno stato si basa sulla stabilità economica dei suoi cittadini".