(Rimini) "La programmazione e l’andamento della campagna vaccinale sta procedendo, sulla base delle forniture delle dosi di vaccino, in modo uniforme su tutto il territorio romagnolo. Non c’è quindi alcuna differenza a Rimini rispetto agli altri territori della Romagna". Lo precisa la Asl a seguito della diffusione di notizie di segno differente. "Venerdì scorso è partita la vaccinazione, tuttora in corso, per il personale delle Forze dell’ordine tra cui anche la polizia penitenziaria e appena ricevute le indicazioni si è provveduto a richiedere anche gli elenchi del personale civile afferente alla Casa Circondariale di Rimini che nei prossimi giorni sarà sottoposto a vaccinazione. Sul fronte delle farmacie e paramacie, sulla base degli elenchi pervenuti dall’Ordine professionale è stato vaccinato il personale delle farmacie convenzionate con il Servizio sanitario nazionale e prossimamente si procederà alla somministrazione del vaccino anche al restante personale delle parafarmacie".
Inoltre, come anticipato ieri dalla Regione, da lunedì 15 marzo partiranno le prenotazioni per la vaccinazione di coloro che hanno tra i 75 e i 79 anni secondo i canali già noti ((Cup – Farmacup- CupTel) oppure attraverso i canali online ( Fascicolo Sanitario Elettronico., l’App ER Salute, Cupweb). All’atto della prenotazione , saranno comunicati la data, il luogo e le informazioni necessarie. Si ricorda che per prenotarsi non serve la prescrizione medica
Persone estremamente vulnerabili. La Asl rende noto di aver "già provveduto, attraverso l’organizzazione di sedute straordinarie,alla somministrazione del vaccino alle persone dializzate, ai soggetti che hanno effettuato il trapianto renale e ai pazienti nefropatici immunodepressi. Le persone coinvolte sono state reclutate direttamente dalle U.O. di Nefrologia e le sedute , quasi ultimate su tutti i territori, si sono svolte all’interno degli ospedali, coadiuvate dal supporto del personale medico e infermieristico delle Unità Operative di Nefrologia".
Per quanto riguarda le altre tipologie "di pazienti considerate estremamente vulnerabili per via di patologie particolarmente a rischio, vale lo stesso ragionamento. Non dovranno prenotare. Ma saranno contattate e prese in carico direttamente dalla Azienda, in base alle forniture di vaccini. L’Azienda, sulla base degli elenchi dei soggetti portatori delle patologie indicate, e del confronto con i clinici che li hanno in carico, procederà alla individuazione dei punti di somministrazione e alla chiamata diretta dei pazienti".