Vaccini, prenotazioni 75-79enni: alle 15, 18mila prenotati in Romagna

Lunedì, 15 Marzo 2021

(Rimini) Sono quasi 72.000 gli anziani tra i 75 e i 79 anni di età (quindi i nati dal 1942 al 1946) che in poche ore in tutta l’Emilia-Romagna hanno già prenotato la vaccinazione contro il Covid-19.

Dall’apertura delle agende, questa mattina, fino alle 15 hanno fissato data e luogo dei loro appuntamenti con la somministrazione in totale 71.978 emiliano-romagnoli: 3.500 a Piacenza, 6.850 a Parma, 7.292 a Reggio Emilia, 8.150 a Modena, 19.662 a Bologna, 2.492 a Imola, 6.032 a Ferrara e 18.000 nelle province di competenza dell’Ausl della Romagna, cioè Forlì-CesenaRavenna e Rimini.

“È un dato molto significativo che entro la giornata di oggi quasi la metà del target della popolazione degli ultra 75enni abbia già una data per la somministrazione del vaccino -  afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-.  Le vaccinazioni inizieranno entro i prossimi 10 giorni e proseguiranno nel mese di aprile. Un ulteriore passo avanti per uscire tutti insieme dall'emergenza”.

Il sistema per riservare il vaccino fino ad ora ha risposto positivamente all’importante quantità di richieste, se non per alcuni problemi tecnici, già risolti, con i call center e i Fascicoli sanitari elettronici di alcune Ausl. Le prenotazioni continuano per tutta la giornata di oggi e nei giorni a seguire tramite i canali disponibili: rivolgendosi al Cup o alle farmacie con servizio Cup, telefonando alla propria Ausl (ognuna ha un numero dedicato) oppure direttamente online utilizzando il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) o le applicazioni ER Salute o Cupweb. (Informazioni più dettagliate sono disponibili sul sito http://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it).

Si tratta di un ulteriore ampliamento della popolazione target degli anziani, dopo i cittadini tra gli 80 e gli 84 anni che hanno iniziato dal 2 marzo a prenotarsi, e gli over 85, con le prenotazioni al via dal 16 febbraio; iniziate dal 2 febbraio le vaccinazioni per i pazienti seguiti dall’assistenza domiciliare delle Ausl con più di 80 anni e loro coniugi, sempre se over 80enni, e quelle per gli ospiti delle strutture socio-assistenziali, che già dal vaccine day del 27 dicembre sono stati tra i primi a ricevere il vaccino. /JF