(Rimini) Si è svolto ieri pomeriggio, in videoconferenza, un incontro con le rappresentanze territoriali dei firmatari del Patto regionale per il lavoro e per il clima. Convocato dalla Provincia in accordo con il Comune di Rimini, l’incontro ha visto un’ampia partecipazione – Comuni, sindacati, associazioni di categoria e agenzie - e si è posto l’obiettivo di testare tutti insieme la possibilità di declinare a livello provinciale quel Patto che nel mese di gennaio, dopo un lungo lavoro di elaborazione e di confronto tra le componenti pubbliche e private è stato sottoscritto in Regione.
Con il medesimo spirito con cui l’Europa ha dato vita al Next Generation EU e il Patto regionale si pone quale risposta all’emergenza pandemica e alle sue conseguenze sociali ed economiche, l’ipotesi, proposta ieri pomeriggio, di un Patto provinciale vuole essere quella di un piano d’azione, condiviso e coordinato, per un rilancio tempestivo del nostro territorio, che si fondi sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Sulla scorta di quello della Regione anche un possibile Patto di livello provinciale intende favorire la creazione di lavoro di qualità e la transizione ecologica, contrastare le diseguaglianze, investendo sulle persone, il welfare e la sanità pubblica, l’innovazione tecnologica e digitale, i saperi e la scuola, la formazione, le eccellenze della nostra manifattura, l’economia verde e circolare, il turismo, il commercio, l’agricoltura, il mondo delle professioni e il terziario, la messa in sicurezza del territorio. Questi obiettivi, pienamente condivisi, richiedono di sviluppare strategie comuni che ci permettano di sfruttare le opportunità che i piani europeo e regionale offrono in termini non soltanto di risorse, ma di idee e progetti.
“È per questo che riteniamo utile – sottolinea il presidente Santi - aprire un confronto tra attori pubblici e privati della nostra realtà provinciale che, attraverso un metodo condiviso, ci possa condurre ad operare all’unisono per il bene della nostra comunità. E dobbiamo elaborare un punto di vista riminese da giocare su un perimetro di area vasta Romagna”. La prima proposta emersa dalla riunione è metodologica, con lo scopo di arrivare da subito a costituire una serie di tavoli tematici attorno a cui siedano i soggetti che già da mesi, nei vari ambiti, vi lavorano e che possiedono la visione e le competenze specifiche necessari per elaborare una strategia operativa comune improntata alla concretezza. Entro breve la Provincia di Rimini, che è stata investita del ruolo di coordinamento istituzionale, con la collaborazione organizzativa e operativa del Piano strategico