(Rimini) Presentato oggi il Meeting Music Contest - “Il coraggio di dire «io»” il contest musicale che nasce dalla sinergia tra Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini e Mei-Meeting delle Etichette indipendenti di Faenza, rivolto a tutti gli artisti e band musicali desiderosi di mettersi in gioco, di esibirsi sul prestigioso palco del Meeting di Rimini e di aggiudicarsi gli importanti premi in palio. Possono candidarsi cantanti o band che presentino i seguenti requisiti: avere un’età compresa tra i 14 e i 40 anni, non essere vincolati da alcun contratto discografico ed editoriale e presentare un inedito, senza preclusione di genere, in qualsiasi lingua (italiana, straniera, dialettale) della durata massima di 5 minuti. La partecipazione è totalmente gratuita.
La Direzione Artistica del Meeting di Rimini e del Mei di Faenza selezionerà i semifinalisti che si esibiranno il sul palco del Meeting durante la manifestazione (20-25 agosto). I selezionati si contenderanno la vittoria nella serata finale del 25 agosto, che sarà presentata da Lorenzo Baglioni. Per l’occasione, una Giuria d’Onore, composta da Lorenzo Baglioni, N.A.I.P., Erica Mou, Federico Mecozzi, Max Monti e da altri rappresentanti del settore discografico e musicale, insieme a Giordano Sangiorgi e Otello Cenci, coordinatori, valuterà le performance e designerà il vincitore della manifestazione.
«È molto bello essere insieme in un contest musicale. Sono occasioni importanti per noi che cerchiamo ogni giorno di fare musica e farla al meglio che possiamo», ha detto Lorenzo Baglioni durante la conferenza stampa di oggi «Il coraggio di dire io, che avete scelto per il prossimo Meeting, è un tema bellissimo, per me molto stimolante. Mi fa pensare, e mi piace, al coraggio di metterci la faccia. Salire su un palco significa proprio questo e i oso quanto sia difficile esporsi quando si scende in campo proponendo quella che è la propria interiorità. Il coraggio di dire io per me equivale al coraggio di essere se stessi. È importante quando si fa musica essere se stessi, credere in ciò che si sta cantando».
«Quando ho iniziato a fare musica», ha aggiunto Erica Mou, «pensavo che le mie canzoni piacessero a chi mi conosceva proprio perché sapeva di me ciò le ispirava. Col tempo ho capito che la cosa magica che accade nel preciso istante in cui dici “io” in una canzone e la lasci andare è che quell’io diventa un “noi”, sempre. La canzone diventa metafora di ciò in cui ognuno si può riconoscere. Ringrazio il Meeting e il Mei per aver avuto il coraggio di dire io proponendoci un’occasione d’incontro fisico. Di questi tempi, è molto importante poter fissare sul calendario un’opportunità di questo tipo».
Anche secondo N.A.I.P. il tema dell’io è stimolante. «Oggi più che il coraggio di dire io, si vive la fretta di dire io. Sin da piccoli si è sollecitati a dover gestire sui social un proprio io pubblico, esterno, prima di essersi compresi dentro. Sono passato da molti contest, tra cui il Mei. Il contest è quell’incontro in cui tu ti misuri con qualcun altro, un incontro che ti fa capire davvero cosa il tuo io sia. I contest sono l’antidoto alla “fretta dell’io”».