Il Pd scelga: o noi o i 5 Stelle. È il senso di una nota congiunta firmata da Bellucci e Fabbrani di Italia Viva, Ottaviano di Più Europa, Biondi di Azione e Savardi di Volt, ovvero le forze di centrosinistra che stanno a destra del Pd. I firmatari della nota si dicono pronti ad un confronto con i due candidati del Pd, anche se la bocciatura del “campo largo” e del rapporto ineludibile con i grillini, di cui si è fatta interprete Emma Petitti, probabilmente già indicano una preferenza.
“Siamo forze politiche liberaldemocratiche ed europeiste – affermano i coordinatori dei quattro partiti – vogliamo arricchire il percorso riformista che c’è stato in questi anni, dal quale si deve ripartire ma consapevoli che ad ottobre si aprirà una pagina nuova per la città. È tempo – continuano – di scrivere la proposta per la Rimini di domani, per rilanciarla nella difficile fase post COVID. Noi lo stiamo facendo, con programmi e proposte, all’interno di una nuova coalizione ma i due possibili candidati continuano la loro campagna elettorale senza aver mai aperto un confronto con i partiti che dovrebbero sostenerli”.
“Noi al “campo largo”, che rischia di essere un’espressione di puro politichese, preferiamo la concretezza dei progetti. Siamo distinti e distanti – sottolineano – dal Movimento 5 Stelle che è sempre stato all’opposizione in questa città e critico verso chi l’ha amministrata. Le alleanze non si fanno a tavolino né tantomeno possono partire da Roma”.
“È vero, il M5S è cambiato ma non in meglio. È diventato un partito trasformista e governista che si è adattato a Salvini e poi a Zingaretti. L’ex Premier Conte – per quanto li riguarda – non ha cambiato veste. È quello dei decreti sicurezza, di quota 100 e del reddito di cittadinanza e il partito che si appresta a guidare è giustizialista, assistenzialista e vede l’intervento pubblico sempre necessario dove le cose non stanno funzionando”.
“Noi – concludono – siamo un’altra cosa nei valori e nella visione del mondo. Il PD da che parte della storia vuole stare?”