Primarie, domani Pd e Sel ai seggi. Capodanno, la discoteca più grande del mondo a gli alberghi chiusi. Imprese, crisi più lunga della depressione del ‘29
Primarie Pd. “Domani il popolo del Pd torna alle urne per scegliere i candidati al Parlamento. Saranno 64 i seggi nel Riminese, grazie ai 500 volontari. Si vota dalle 8 alle 21: ammessi alle urne gli iscritti al Pd e chi ha votato alle primarie del 25 novembre. Si vota un uomo e una donna (ma i posti per Roma potrebbero diventare anche tre, se vince il Pd)”, ilRestodelCarlino (p.9).
Elisa Marchioni fa il bilancio di quasi cinque anni di opposizione, su tutti i quotidiani. “Non si offendano se li chiamiamo dinosauri, ma sono proprio loro la novità politica emersa ieri, quando Elisa Marchioni ha presentato il resoconto dei suoi primi cinque anni a Montecitorio, attorniata da alcune vecchie glorie del Pci-Pds-Ds. Tre nomi fra gli altri: Nando Piccari, una trentina d’anni fa segretario della Federazione riminese del Partito Comunista Italiano di cui è stato militante dai primi anni Sessanta; Gildo Cosmi, un’intera vita passata tra la sede del partito e gli uffici comunali; Giovanna Filippini, negli anni Settanta in segreteria nazionale Fgci, poi parlamentare riminese Ds. Fra gli aperti sostenitori della Marchioni ci sono poi il professor Angelo Turchini, uno degli eruditi riminesi di maggior prestigio in ambito accademico, un importante esponente della cooperazione rossa come Walter Moretti, il sindaco di Misano Adriatico Stefano Giannini, e nella pattuglia consiliare del capoluogo il solo Francesco Angelini, esponente del mondo diocesano”, LaVocediRomagna (p.14).
“Imola ha pubblicato la propria Agenda per il Parlamento. L’ex sindaco di Riccione in questi giorni ha avuto tempo e modo per pubblicizzare i punti del suo programma: dalla mobilità all’economia , dall’ambiente al welfare. «Tutti problemi - ha scritto - che non possono attendere ancora». Allora? «Per questo penso sia necessario cambiare anche il modo di fare il parlamentare. Meno tempo dentro il Parlamento, più tempo a seguire i problemi concreti nei ministeri, nelle aziende pubbliche o società nazionali. Più tempo per i sindaci, per i lavoratori e le imprese locali e meno tempo per la propaganda politica. No a portaborse a Roma, ma collaboratori sul territorio che raccolgono le pratiche e i progetti che passano a Roma. Cominciamo noi dal basso a fare il federalismo»”, CorriereRomagna (p.8).
Agenda Monti. “Si chiama Movimento per l’Europa Popolare (MEP) la nuova iniziativa politica di centro cui stanno lavorando a Rimini Maria Luisa Carelli e Pier Paolo Poggi: «entrambi - annuncia Poggi in una nota - saremo presenti alle prossime elezioni politiche»”, LaVoce (p.14).
Primarie Sel. “Si vota domani dalla 8 alle 20. Tre i seggi previsti. Rimini: sede Provincia, via Dario Campana 64.Riccione: sede Sel, Casa del Popolo, via Don Minzoni 1. Villa Verucchio: Centro Civico, via Casale. I seggi - recita una nota - fanno evidentemente da riferimento per zone molto ampie. Riccione per tutti i comuni della Valconca, Verucchio per la Valmarecchia, Rimini tutti i comuni della provincia. Gli elettori per qualunque chiarimento possono rivolgersi al numero 334.1936303”, Corriere (p.8).
Capodanno. “«Trasformeremo Rimini nella discoteca più grande d’Europa». Il sindaco Andrea Gnassi lancia così la seconda edizione del Capodanno più lungo del mondo «una grande notte bianca di musica diffusa». Ma soprattutto un evento che rappresenta «un grande omaggio a Fellini». Nel 2013 ricorre il ventennale della morte del regista «che - spiega il sindaco - entra così, finalmente, nelle cose che la città fa. Un modo per riscattarci da un passato in cui Fellini non era stato tanto al centro dell’attenzione»”, Corriere (pp.10-11).
“Il sindaco ha dato il via alle feste di Capodanno facendo la festa alle categorie economiche. «Non possiamo fare sempre lo stesso dibattito di trent’anni fa, usciamo dal meccanismo», ha detto Andrea Gnassi incontrando ieri i giornali per illustrare il ricco cartellone, con riferimento alle previsioni infauste di scarso riempimento di hotel e ristoranti. «In giro - ha aggiunto - sento qualche voce stanca che fa rullate di tamburi nel deserto», ma o stanno chiusi per la fine dell’anno, o non sanno bene cosa proporre ai turisti, questo il senso dell’attacco. Poi ha rincarato la dose: «alcune di quelle che sento sono grancasse nel deserto del Nevada. Mi ricordo che quest’anno già a marzo si parlava di meno 30%, poi è andata diversamente. E’ vero, le presenze sono un conto e i fatturati un altro, ma in tasca ci sono i soldi che la crisi ci mette in tasca. E non ci si può riconoscere in una media. Non è più il tempo della marmellata che si spande su tutto, bisogna correre e vince chi corre»”, LaVoce (p.11).
La crisi. “Una crisi di durata peggiore di quella del 1929: urgente la creazione di un tavolo di lavoro che metta al centro il superamento dell’emergenza economica. E’ Maurizio Focchi, presidente provinciale di Confindustria, a chiedere alle «importanti autorità etiche e civili», dunque a prefetto e vescovo, di dare il via a un tavolo di lavoro con l’obiettivo proprio di superare la crisi economica, attraverso l’analisi delle problematiche e la costituzione di proposte, sostenendo le imprese per generare lavoro”, Corriere (p.7).
“L’API, Associazione Piccole e Medie Imprese, in una nota di fine anno del presidente Massimo Colombo, rilancia: «dobbiamo provare a ritornare a sognare», e vede un primo spiraglio «nell’operazione da noi lanciata in collaborazione con la direzione di una rinnovata Banca Carim che ha messo a disposizione alle pmi del territorio un plafond di 25 milioni di euro»”, LaVoce (p.17).
I facchini dell’aeroporto. “«Se continuano a non considerarci, noi blocchiamo tutto. Se smettiamo di lavorare, da qua non parte più nessuno». Sono chiari. Pretendono di essere pagati. Avrebbero già voluto scioperare nei giorni scorsi, ma la legge non lo permette. Non nel mese di dicembre”, NuovoQuotidiano (p.7).
Scm. Dipendenti licenziati. “La Fim Cisl invita le istituzioni a intervenire per impedire l’inizio di una serie di provvedimenti che non possono essere presi come esempio”, LaVoce (p.17).