(Rimini) Il Museo della Città, ancora chiuso a causa delle limitazioni imposte dalla situazione sanitaria, ci accompagna nelle giornate di festa aprendo virtualmente le porte delle sale del ‘400 e ‘500 per farci scoprire i capolavori esposti e raccontati attraverso le pagine social. Un post al giorno, sulla pagina Rimini Musei, dal venerdì Santo al lunedì dell’Angelo, dedicato a tre opere d’arte, tre racconti, tre squarci di bellezza fra passione, dolore e rinascita, attraverso immagini, slide show, accompagnamenti vocali.
Venerdì sarà protagonista il “Cristo porta croce”, opera di Niccolò Frangipane, entrato nelle collezioni museali nel 1972. Un Gesù sfinito dalle sofferenze, dallo sguardo intenso e pieno di pietà, con la corda al collo, circondato da uomini dai volti sguaiati, dal ghigno stolto e dai tratti caricaturali. Il giorno di Pasqua sarà presentata la “Deposizione di Gesù dalla Croce” di Pittore ignoto. L'atmosfera dell’opera è carica di plumbei riverberi, come il momento doloroso ed estremo impone. Si è visivamente impigliati dal dramma, dallo spazio scenico che ribalta in primo piano il corpo diafano del Cristo, rimanendo sedotti da questo tragico palcoscenico.Il lunedì dell’Angelo sarà la volta del capolavoro di Giovanni Bellini, il “Cristo morto con quattro angeli”, l'opera d'arte più importante e ammirata del Museo della Città di Rimini, la più richiesta nei prestiti internazionali. Una testimonianza pittorica, religiosa e culturale altissima che, tramite la mediazione dello schermo, condurrà con immagini e parole il visitatore attraverso la bellezza e l'incanto dell'arte senza tempo.