(Rimini) Tutti erogati entro Pasqua i buoni spesa messi a disposizione dal Comune di Riccione con l'utilizzo di parte dei fondi statali per la zona rossa. L'erogazione delle somme, destinate all'acquisto di generi di prima necessità, alimentari e farmaci, è stata effettuata con una ricarica sulla tessera sanitaria dei residenti nel Comune di Riccione, in possesso dei requisiti richiesti dal bando. I buoni spesa sono stati divisi in due tranche: un primo gruppo con 126 istanze di nuclei familiari per un importo complessivo assegnato di buoni spesa pari ad euro 30.955. Questo primo gruppo è relativo a nuclei familiari che non hanno mai percepito buoni spesa. Un secondo gruppo relativo a 422 istanze di nuclei familiari che hanno già ottenuto il buono spesa sulla base della domanda presentata nel 2020 e che non sono assegnatari di sostegni pubblici continuativi (reddito di cittadinanza e/o pensione di cittadinanza) alla data di compilazione della domanda, per un importo complessivo assegnato di buoni spesa pari ad euro 116.280.
"Un ringraziamento di cuore agli uffici comunali del Settore servizi alla Persona per aver fatto in modo di concludere entro Pasqua l'erogazione dei buoni spesa - ha detto l'assessore ai Servizi alla persona, il vice sindaco Laura Galli -. E' stato un lavoro lungo di verifica dei requisiti e di approvazione delle domande. A distanza di un anno dai buoni spesa elargiti dallo Stato con i fondi della Protezione civile, non è arrivato altro ai cittadini e come avevamo previsto le domande da parte delle famiglie sono aumentate. Esattamente un anno dopo, le condizioni economiche di tanti nuclei familiari sono peggiorate, perché la pandemia non è stata risolta, le chiusure sono continuate e il lavoro non è aumentato. E' per questo motivo, che come Comune di Riccione abbiamo tenuto duro nonostante ci fosse stato chiesto da alcune categorie un impiego di questo denaro in altri settori. Abbiamo confermato i buoni spesa e sono certa che sono stati un aiuto concreto per tante famiglie. A Riccione siamo certamente tra le comunità più fortunate in Italia, ma anche da noi vanno rispettate e aiutate quelle fasce svantaggiate della popolazione che a causa del Covid rischiano di aumentare come ha già evidenziato la Coldiretti che ha parlato di 5,6 milioni di italiani oggi in povertà assoluta".