(Rimini) Da domani i primi cento bonifici alle imprese beneficiarie dei ristori per bar e ristoranti colpiti dagli effetti della pandemia. Le imprese la cui domanda presenta irregolarità hanno tempo fino al 31 maggio per regolarizzare la propria posizione. Si tratta dei bonifici con cui sono erogati i ristori previsti dal bando della regione Emilia-Romagna, che ha messo a disposizione oltre 21 milioni di euro per i pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande (ristoranti, bar, pub, osterie etc., con codice ATECO primario 56.10.11 o 56.3) colpiti dagli effetti dei recenti provvedimenti per il contenimento della pandemia.
La settimana scorsa la Regione ha erogato i fondi alle Camere di commercio ed è, quindi, finita l'attesa per le imprese in regola con i requisiti previsti dal bando. Le imprese la cui domanda presenta delle irregolarità, invece, avranno tempo fino al 31 maggio per sistemare la propria posizione e potere quindi beneficiare del contributo a fondo perduto. L'importo dei ristori, circa duemila euro, è uguale per ciascuna impresa in regione, così come previsto dal bando. Lo stanziamento complessivo, infatti, è diviso per il numero delle imprese che hanno presentato domanda. Anche se nella liquidazione dei ristori la Camera di commercio agisce unicamente come braccio operativo della Regione Emilia-Romagna, lo sforzo organizzativo è stato notevole.
Le domande presentate, per le province di Forlì-Cesena e Rimini sono state 1.926, su un totale di 3.545 di imprese attive, numero comprensivo di sedi e unità locali, anche se ogni impresa poteva presentare un'unica richiesta di ristoro, indipendentemente dal numero di unità locali aperte. Delle 1.926 domande, 999 provengono da imprese della provincia di Rimini, a cui quindi sono destinati circa 1.990.000 euro. Le restanti 927 domande sono di imprese della provincia di Forlì-Cesena, per un importo di oltre 1.840.000 euro.
"Abbiamo agito il più rapidamente possibile, consapevoli delle difficoltà che gli imprenditori stanno vivendo – commenta Roberto Albonetti, segretario generale della Camera di commercio della Romagna –. Dopo l'istruttoria e i controlli obbligati, ora finalmente è il momento di liquidare i ristori. L'ammontare del contributo fisso per impresa ammissibile, è di poco meno di duemila euro, purtroppo una somma senz'altro piccola che non può compensare i lunghi mesi di mancanza di incassi, ma che speriamo possa essere una boccata d'ossigeno per molti. Ora siamo pronti a collaborare, insiema al sistema camerale regionale, per i nuovi ristori della Regione, destinati alle oltre 15 mila attività economiche che finora non hanno beneficiato di ristori, come discoteche e sale da ballo, commercio su aree pubbliche, spettacolo viaggiante, gelaterie, pasticcerie e altre attività da asporto e ristorazione, palestre, imprese culturali e del settore cinematografico. Vogliamo agire in fretta e bene perché le imprese possano ricevere ulteriore liquidità, in attesa della piena ripresa, favorita dalla campagna vaccinale in atto".