(Rimini) Da oggi, per effetto dell'ordinanza balneare in via di emissione dal Comune di Riccione, tutti gli stabilimenti balneari potranno avviare le proprie attività per l'elioterapia, sistemare lettini e ombreggi, sempre nel rispetto delle limitazioni previste dalla normativa nazionale. Partiranno invece il 30 aprile (e si concluderanno il 31 ottobre) le attività di commercio e fotografia sulla spiaggia di Riccione. L'ultimo fine settimana di maggio partirà anche il servizio di salvamento e quindi la balneazione, che si concluderanno il 12 settembre (le stesse date della stagione estiva 2019). Da oggi quindi tutti e 134 stabilimenti balneari compreso i 48 bar e ristoranti sul demanio marittimo di Riccione, potranno dare il via alla stagione estiva 2021, con le regole e i protocolli già conosciuti e rodati lo scorso anno. Per quanto riguarda il distanziamento, l'unica novità di quest'anno riguarda le famose tende, il caratteristico ombreggio utilizzato dagli stabilimenti balneari riccionesi. La Regione ha infatti accolto l'"osservazione Riccione" e le tende sono state previste nell'ordinanza regionale con un ombreggio totale per tenda di 12 metri.
Con atto sindacale inoltre si è quindi dato l'avvio all'apertura delle attività stagionali di pubblico esercizio di tutto il territorio comunale (bar e ristoranti), delle attività ricettive alberghiere (alberghi e residenze turistico alberghiere) e attività ricettive all'aperto (campeggi). La stagione estiva, e in conseguenza il periodo di validità delle autorizzazioni stagionali nel pieno rispetto di quanto stabilito dal "Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento del Covid-19", è fissato fino al 3 novembre 2021. Per il weekend in arrivo, apriranno quindi la quasi totalità delle attività alberghiere stagionali (331 hotel su un totale di 380). Aperti anche i 108 pubblici esercizi stagionali (di cui 31 solo con autorizzazione di bar e il rimanente ristoranti) ai quali si sommano 31 chiringuito sulla spiaggia.
Tutti i pubblici esercizi, da oggi, possono riaprire utilizzando esclusivamente le aree all'aperto per la somministrazione di cibi e bevande. In tale contesto, il comune di Riccione ha rinnovato il progetto Riccione Square, per dare la possibilità a bar e ristoranti di allargarsi su suolo pubblico senza pagare alcunché di Cosap. Anche per quest'anno infatti Riccione esenterà le attività (comprese gli ambulanti nelle aree dedicate ai mercati) della Cosap aggiungendo alla gratuità messa dallo Stato un'altra percentuale, rendendo di fatto esente tutta l'occupazione del suolo pubblico (l'allargamento e anche la porzione già utilizzata in passato dai locali) per un mancato incasso per il Comune nel 2021 di 415.698 euro (che verranno quindi coperti dai fondi per la zona rossa). Per Riccione Square nel giro di due giorni sono giunte al Suap già 33 istanze di ampliamento su suolo pubblico in esenzione Cosap. Ampliamento che potranno richiedere all'ufficio del Demanio anche i bar e ristoranti sul demanio (ma non sono esentati dalla tassa statale) in accordo eventuale con il confinante stabilimento balneare.
"Da questa settimana, Riccione si presenterà come una città completamente aperta all'accoglienza - ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi -. In queste ore, le attività si stanno preparando con gran fermento e per mercoledì avremo per così dire, la macchina pronta alla partenza. Stiamo come amministrazione affiancando le attività anche nella comprensione e nell'applicazione dei vari protocolli nazionali, per il distanziamento e le zone esterne. Con il comandante della polizia locale, Achille Zechini e la funzionaria del Suap, Patrizia Saielli, siamo pronti ad effettuare sopralluoghi esplicativi. A tal proposito infatti abbiamo chiesto un chiarimento, una faq, alla Regione affinché spieghi nei dettagli cosa si intende zona all'aperto. Oggi l'orientamento pare essere quello inserire oltre ovviamente un'area completamente aperta, anche una zona coperta purché abbia tre lati aperti o apribili. E' importante che almeno nell'applicazione delle norme, le istituzioni siamo vicine e collaborative con le attività che dopo tanti mesi di tormentati freni possano affrontare almeno la stagione estiva con la dovuta serenità. E in questo senso sollecitiamo la regione a dare alle domande che via via si porranno nei prossimi tempi, celeri risposte".