(Rimini) Nella settimana dal 19 al 25 aprile sul territorio romagnolo si sono verificate 1.976 positività su un totale di 34.798 tamponi eseguiti. Si osserva quindi un tasso di positività del 5,7 per cento, evidenziando, anche in questa settimana, una diminuzione del trend dei nuovi casi positivi, nel territorio romagnolo. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 26 aprile, si registra la quota di 341 ricoveri, con una diminuzione di 75 ricoverati rispetto alla settimana precedente, pur rimanendo l'azienda all'interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid; anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in calo, sia in termini assoluti che percentuali.
Nella provincia di Rimini, sono 1.320 i casi di positività attualmente attivi, 525 i nuovi positivi su 10.264 tamponi eseguiti (per un tasso di positività pari al 5,3%), 22 i focolai attivi nelle scuole, uno in una casa di riposo. L'incidenza dei nuovi casi ogni 100mila abitanti è pari a 143 nel distretto sanitario di Rimini e 163 in quello di Riccione. Risulta ospedalizzato il 6,1 % dei casi attivi, lo 0,9% in terapia intensiva. Su 25.870 ultra ottantenni residenti in provincia riusltano vaccinati con la prima dose in 22.124, pari all'85,5%, anche con la seconda in 14.415, pari al 55,7%. Tra gli over 70, su un totale di 33.750, risultano aver ricevuto la prima dose in 18.850, la seconda in 2.557.
"Anche il dato di questa settimana, commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario di Ausl Romagna, ci restituisce una ulteriore flessione della circolazione del virus, in numeri assoluti, a cui si aggiunge, anche se in maniera più lenta, un calo di occupazione dei posti letto Covid e delle Terapie Intensive. Contemporaneamente procede a ritmi serrati la campagna vaccinale, che come i dati riportano ha già assicurato in Romagna, una percentuale dell'87% di copertura della prima dose alla popolazione over 80, più vulnerabile in caso di esposizione al virus. Ora per abbassare ulteriormente la circolazione del virus dobbiamo confidare nei corretti comportamenti della popolazione, e in un ingente arrivo di vaccini, che potrà consentirci una ulteriore accelerata nelle somministrazioni ".