(Rimini) "L'amministrazione del Comune di Riccione è al fianco delle categorie economiche nel chiedere a Hera e Atersir di fare la propria parte con un deciso e consistente abbattimento delle tariffe della raccolta rifiuti per il 2021". Lo ha detto l'assessore al Bilancio del Comune di Riccione, Luigi Santi, durante l'incontro che si è tenuto questa mattina, su richiesta della categorie economiche, con Hera e Atersir, l'Agenzia di regolazione dei servizi pubblici locali ambientali della regione Emilia-Romagna, responsabile per la determinazione delle tariffe per quanto riguarda la raccolta rifiuti. Collegati in streaming Andrea Casadio (Atersir), Roberto Fabbri e Patrizia Lombardi (Hera), oltre ai rappresentati di tutte le categorie economiche del territorio.
"In momenti eccezionali - ha detto Santi - serve il coraggio di approvare misure eccezionali. Le percentuali e gli algoritmi non servono perché c'è tutto un settore economico che soffre e al quale è giusto e doveroso dare risposte. Come Comune, confermiamo tutte le misure prese fino a questo momento e cioè l'annullamento del Carc, cioè i costi amministrativi dell'accertamento, che abbiamo assorbito nel 2020 e assorbiremo nel 2021. Ma torniamo a chiedere che la provincia di Rimini riveda il 5 per cento che incassa sulla Tari e ad Hera, attraverso Atersir di scontare le tariffe, perché le attività sono state chiuse, c'è stato un minor costo sulla gestione dei rifiuti perché il servizio di fatto non c'è stato".
Per Santi "è un dato di fatto, il grido d'allarme che parte dalla base delle nostra economica: i costi fissi come quelli per la raccolta rifiuti, tra i più onerosi per un'attività, sono insostenibili a maggior ragione se l'attività rimane chiusa, come è successo durante i lockdown e la zona rossa. Pensare che le tariffe si possano calcolare sulla base del 2019, anno normale, per il 2021 anno eccezionale come lo è stato il 2020, è assurdo e politicamente sbagliato. E' qui deve intervenire la politica nella scelta opportuna di stare al fianco dei cittadini. Qui ha senso l'esistenza stessa di Atersir che non può fare calcoli matematici davanti a situazioni di emergenza. Noi a Riccione abbiamo sempre sostenuto che l'aver creato un apparato societario complesso come quello di Hera, che vede nella quotazione in borsa, nella distribuzione dei dividendi la mission principale, sia un errore. La missione per la quale era nata era di dare servizi ai cittadini, ma tra i cittadini e la Spa troppo spesso ci si mettono di mezzo gli interessi di borsa. Situazione aggravata dal fatto che Hera agisce in regime di monopolio. Insomma oggi vanno abbattute le tariffe, ma va preso coscienza anche delle scelte politiche sbagliate fatti fino ad oggi".
Della questione dei costi fissi insostenibili e della raccolta rifiuti, il sindaco Tosi "ha parlato con il ministro Massimo Garavaglia in un recente incontro, e dal Governo una prima risposta è arrivata con lo stanziamento previsto di 600 milioni di euro per i Comuni da utilizzare per abbattere la Tari. Ma non può bastare, questa emergenza deve servire a cambiare direzione, a smantellare certe vecchie logiche e credo che il mondo imprenditoriale abbia bisogno di risposte che siano nella direzione del cambiamento".