(Rimini) Al Cinema Tiberio da giovedì 20 a domenica 23 maggio, alle ore 16 e alle ore 20 (biglietti interi € 7,00, ridotti € 6,00, ridotti Tiberio Club € 5,00) è in programma il film Il Concorso di Philippa Lowthorpe con Keira Knightley, Gugu Mbatha-Raw e Jessie Buckley.
Londra 1970: ventesima edizione del concorso di Miss Mondo. Il Women's Liberation Movement decide di boicottare la manifestazione nel corso della finale per opporsi al sistema patriarcale che vuole la donna come oggetto. Sally Alexander è una delle leader di un'azione che la porterà a scoprire anche altri aspetti dell'emancipazione femminile. Philippa Lowthorpe, che ha fatto parte del gruppo di registi che hanno realizzato la serie The Crown, affronta, con uno stile molto classico e anche molto british, un avvenimento che segnò il percorso di un movimento di liberazione femminile che ancora oggi ha mete purtroppo non ancora conquistate. Lo fa mettendo alla berlina il machismo reazionario ovviamente di un americano noto (il comico Bob Hope) che fu l'ospite d'onore della serata finale e che venne sbeffeggiato dalle femministe. Ma soprattutto porta sullo schermo una sceneggiatura scritta da Rebecca Frayn e Gaby Chiappe che propone un ampio repertorio di modi di essere di donna in quegli anni.
Al film Il Concorso è abbinato, con inizio mezz'ora prima del film, fino a sabato 22 maggio il cortometraggio di Kristian Gianfreda, reduce dal successo di "Solo Cose belle", Ballerina con Agnese Claisse, il viaggio anomalo di una prostituta verso il suo destino. Da domenica 23 maggio il film sarà preceduto dal cortometraggio L'estasi di Oleg di Francesco Selvi.
Al Cinema Tiberio di Rimini proseguono le repliche del mediometraggio (30 minuti) di Almodóvar The Human Voice con Tilda Swinton da giovedì 20 a domenica 23 maggio alle ore 18.30 (ingresso unico € 3,00). Il film è presentato in versione originale con sottotitoli in italiano. Una donna sta aspettando che l'ex amante passi a ritirare le valigie che lei ha preparato per lui. L'amore è finito, resta solo il tempo dell'attesa. Con lei c'è un cane, anche lui abbandonato e in attesa del suo padrone. La donna esce di casa per comprare un'ascia e una tanica di benzina: si prepara a distruggere le cose del suo uomo, aspettando la chiamata che metterà fine al rapporto. Quando il telefono squilla, la donna, risvegliatasi da un sonno profondo causato dalle pillole, inizia un monologo disperato che la porta dall'ansia alla supplica, dalla rabbia alla rivalsa e infine al fuoco purificatore che distrugge lo stesso set in cui il film è stato girato...Almodóvar riadatta alla sua maniera il celebre monologo di Jean Cocteau "La voce umana", trasformando Tilda Swinton in una delle tante, meravigliose donne abbandonate del suo cinema.