(Rimini) “Ci siamo dovuti dimettere, preoccupati per la situazione economica e per il contrasto con l’unico Ente ( Comune di Riccione) che poteva aiutarci nel superare il difficile momento”. Così gli ex consiglieri della Polisportiva Claudio Righetti, Francesco Poesio, Gigliola Mattei, Giuseppe Tontini, Moreno Villa, Paolo Semprini nella lettera indirizzata al presidente Giuseppe Solfrini. A lui chiedono “di ripensarci. Torna sui tuoi passi e riprendi a collaborare con le Federazioni sportive e con l’Amministrazione. Il confronto con noi consiglieri , è cessato perché le vedute e le prospettive erano diventate irreversibilmente distanti”.
I consiglieri parlano di “attriti” e “clima di scontro all’interno del Consiglio Direttivo”. Si dichiarano poi “fermi sostenitori che la Polisportiva non sia di proprietà di nessuno”. Si tratta, spiegano, “di una società che deve lavorare in sinergia con il Consiglio, in accordo con le Federazioni e soprattutto che garantisca servizi alla comunità e rispetti e tuteli i beni pubblici”.
“Con rammarico constatiamo che oggi attorno alla società c’è ormai solo malumore e rabbia. Tutti in città vogliono e ci chiedono chiarezza. Non ultimo, il Pd è arrivato a proporre una commissione di inchiesta sulla Polisportiva. Esci dalla competizione politica e riporta la Polisportiva a lavorare come un tempo per il bene di Riccione e dello sport”. “Ti sei trincerato, quasi fosse una battaglia personale, affrontando una guerra innescata contro partner storici come gli albergatori di Riccione Sport e uomini che hanno costruito la storia della Polisportiva. Tutto questo dopo aver gettato in mare il rapporto con l’unico Ente che ha da sempre garantito continuità e sviluppo alla Polisportiva: Il Comune Di Riccione”.
“La storia insegna che mai, dai tempi del compianto Italo Nicoletti e oltre, una presidenza abbia fatto a meno dell’appoggio dell’ Amministrazione, di qualsiasi estrazione fosse. Crediamo che proprio perché la Polisportiva gestisce un bene pubblico, debba sempre dare conto e portare rispetto ai riccionesi e alle istituzioni cittadine”. “Trasformare la Polisportiva in un campo di battaglia di uno scontro politico, non è il terreno sul quale è nata e sopra il quale è stata costruita dai nostri predecessori. Con l’augurio di tornare a parlare presto di servizi per i riccionesi, di organizzazione di gare amatoriali e professionistiche e soprattutto di Sport”.