Fusione fiere e scontro sulla governance: dalla Romagna si chiede chiarezza

Sabato, 29 Maggio 2021

(Rimini) "Le istituzioni, soprattutto davanti a operazioni o progetti strategici e complessi, ragionano e comunicano per atti ufficiali. E non per disinformate e anonime veline ad agenzie di stampa che ripropongono il vecchio e stucchevole armamentario di pregiudizi localistici". Lo ribadiscono comune e provincia di Rimini insieme a Camera di commercio della Romagna in merito alle notizia circolate sulle operazioni di usione delle fiere di Rimini e Bologna, parlando "uno scenario fuori luogo e fuori dal tempo che può ingolosire solo quell'area di opinione stanca e paurosa, contraria al progetto di integrazione delle due fiere emiliano-romagnole per questioni non coincidenti con l'interesse dei territori. Ieg è senza dubbio il partner più solido come dimostrano i documenti e i di bilanci già da tempo resi pubblici".

Gli enti locali si riferiscono a notizie di agenzia su un presunto stop alla fusione. Secondo queste notizie il rinvio della discussione dovuto alla decisione della Regione di posticipare il tutto a dopo le elezioni amministrative che tra pochimesi interesseranno sia Rimini sia Bologna,  celerebbe uno scontro sulla governance. 

La ricostruzione "falsa" dell'andamento delle discussioni, comunicata "per via anonima", è una "via non certo originale per distrarre l'attenzione dal merito della complessità dell'operazione. Proprio su questa complessità si è incentrata e resa evidente la serietà della discussione e su questa serietà sarebbe utile, anche al fine di ragionare su prospettive industriali e non altro, un pronunciamento ufficiale e pubblico degli azionisti pubblici di Bologna fiere e della Regione Emilia Romagna, insieme agli azionisti pubblici di Ieg e anche al management delle società".