(Rimini) Svegliarsi al primo chiarore nel cielo, poco prima dell'alba, stropicciarsi gli occhi e raggiungere la spiaggia, prepararsi a vivere un'esperienza rara, fatta di suoni e voci che provengono dal mare, dal cuore di Riccione. Al centro la musica, il ritmo, la poesia di un paesaggio unico, parte integrante dello spettacolo, un battito che pulsa e svela l'armonia di un'estate attesa come mai. Al centro Riccione che si riversa in uno spazio scenico unico, guarda negli occhi l'orizzonte adriatico e schiude al sogno di una stagione nuova, quella dal risveglio. Sette appuntamenti, dal 18 luglio al 29 agosto, sette concerti che uniscono generazioni e generi musicali diversi, Albe in controluce riesce a costruire una prospettiva che va oltre il semplice evento, è diventato nel tempo un vero e proprio festival d'eccellenza e richiama appassionati da ogni parte d'Italia. Il progetto, ideato, promosso e organizzato dall'assessorato Turismo Sport Cultura Eventi del Comune di Riccione, è il frutto di un lungo percorso di ricerca e programmazione ed è pensato per un pubblico di tutte le età, ampio ed eterogeneo, la collaborazione con diverse realtà del territorio, della regione Emilia-Romagna e nazionali, sancisce anche quest'anno la volontà da parte dell'amministrazione di presentare una manifestazione unica nel suo genere che sappia combinare offerta turistica di qualità a una proposta artistica virtuosa. Le Albe in controluce interpretano alcuni eventi simbolo e di sistema, volti a scandire la narrazione dell'estate riccionese, dalla Notte Rosa al Ferragosto, alla Madonna del Mare.
Le Albe in controluce 2021 cominciano in verità sotto la luna di luglio, con un appuntamento straordinario che anticipa e inaugura simbolicamente il palinsesto dell'atteso programma di concerti al sorgere del sole di Riccione: lo spettacolo dell'astro nascente della musica italiana, la giovanissima e prodigiosa pianista, polistrumentista e cantante Frida Bollani Magoni (foto profilo Fb @frida.b.m.music) che si esibirà in uno dei suoi primissimi concerti. In apertura della festa della Madonna del Mare, venerdì 16 luglio alle ore 21:30 nell'elegante cornice della Spiaggia del Sole 86-87, l'artista accompagnerà il pubblico in un viaggio indimenticabile fatto di sonorità, incanto, voce, così potente nella sua delicatezza, così dolce nella sua interpretazione artistica. Frida, talento raro, reduce dall'emozionante esibizione al Quirinale di fronte al Presidente della Repubblica in occasione delle celebrazioni del 2 giugno, è stata anche ospite speciale della fortunata trasmissione televisiva Rai Via dei Matti numero 0, condotta dal padre, Stefano Bollani, e dalla riccionese Valentina Cenni.
Il week-end della Madonna del Mare contrassegna dunque l'inizio della stagione musicale di Riccione con il pianoforte di Frida, mentre saranno le note e la voce di Fabio Concato a inaugurare, domenica 18 luglio (ore 5:30, Spiaggia 90), le Albe in controluce, con un concerto evento unico intitolato per l'occasione Scomporre e ricomporre, dal titolo di uno storico album del cantautore. La canzoni di Concato sono entrate nella storia della musica italiana e hanno accompagnato diverse generazioni cristallizzando emozioni e versi che sono entrati nell'immaginario collettivo.
«"Tu che sei nata dove c'è sempre il sole", questo è il primo verso tratto da un brano del 1984 di Fabio Concato, Fiore di maggio. La canzone parla di una spiaggia deserta e di un sole che nasce dal petto di una giovane donna, di gabbiani che somigliano ad arcangeli e di un cielo a picco sugli scogli. E in fondo Riccione è un po' questa donna – scrive la riccionese Giulia Penta nella sinossi di presentazione del concerto che qui si riporta per esteso – in cerca di una mano dove rifugiare la propria, il cui cuore somiglia a un sole di mezzogiorno. Perfetti dunque i suoi lidi che ospiteranno questo concerto pensato per le Albe in controluce, in effetti ci piace pensare che non sia casuale se Concato sarà qui contro l'orizzonte dell'Adriatico accompagnato da Pier Carlo Penta, pianista, amico e collaboratore storico, riccionese d'adozione, per riproporre parte del suo repertorio riletto attraverso un linguaggio inedito, con la semplicità e la purezza che solo l'unione di voce e pianoforte sa restituire. Fabio Concato è una delle più belle certezze della nostra musica d'autore e un grande interprete della quotidiana dolcezza dello stare al mondo. Un artista che crede ancora nella poesia che si rivela anche attraverso la cura con la quale realizza i suoi lavori. Nel corso degli anni, ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nel panorama musicale italiano, narrando in modo personalissimo le storie di tutti i giorni. Se la quotidianità fosse un labirinto, la musica di Concato sarebbe il filo rosso di Arianna e Teseo, un segno visibile per ricordarci che non esiste dettaglio che non valga la pena di essere ricordato. Come forse nessun altro della sua generazione, Concato ha saputo prendere per mano la malinconica memoria della quotidianità e far diventare universale il linguaggio dell'intimità, un'epica delle emozioni. Nella sua musica la quotidianità diventa spazio aperto, linea d'orizzonte che corre assieme allo sfilare di un paesaggio interiore che deborda in ciò che l'occhio vede fuori da sé, il dentro e il fuori si confondono, uno stormo di uccelli che solcano il cielo di settembre sarà, per chi ascolta, sempre qualcos'altro: lenzuola che parlano di un amore in una stanza troppo grande, un lungo viaggio in macchina, dita sul viso assenti da troppo tempo. Nostalgie, confessioni appena sussurrate, squarci d'allegria e momenti di grande tenerezza popolano il mondo delle sue canzoni, simili a diapositive, annotazioni di un diario che non teme l'ironia e anzi se ne serve come fosse una freccia scoccata all'improvviso. Un viaggio sonoro di fronte al mare, un tuffo nell'altrove intimo di ciascuno di noi.»
Domenica 25 luglio (ore 5:30, Samsara Beach) sarà protagonista il poliedrico Gio Evan, giocoliere di parole e note, scrittore e poeta, filosofo e umorista, performer e cantautore, la sua arte è un viaggio continuo tra letteratura e musica. Artista trasversale con al seguito centinaia di migliaia di followers su Instagram e Facebook, ammiratori delle sue poesie e delle sue canzoni, che vengono condivise sui muri, incise sui banchi di scuola, sugli alberi e su ogni superficie immaginabile per poi viaggiare in rete sulle bacheche del popolo del web. Come riportato nella sua biografia ufficiale durante gli anni che vanno dal 2007 al 2015 intraprende un viaggio con la bicicletta che lo porta in gran parte del mondo: India, Sudamerica, Europa. Comincia a studiare e vivere accanto a guru e sciamani del posto. In Argentina viene battezzato come "Gio Evan" da un Hopi, durante la sua iniziazione sciamanica che prevedeva trentuno giorni di digiuno. Dopo aver varato diversi progetti e pubblicato diversi libri nel 2018 esce Biglietto di solo ritorno, il doppio album di esordio che lo porterà in tour in Italia ed Europa. Dopo un periodo di assenza torna sulle scene nel 2019 con il nuovo romanzo Cento cuori dentro e con Natura Molta, il nuovo doppio album. Dopo un lungo tour nel 2020 che ha registrato numerosi sold out in tutta Italia, Gio Evan torna alla ribalta con un nuovo libro di poesie Se c'è un posto bello sei te e con il nuovo singolo Regali fatti a mano. A Sanremo nel 2021 Gio Evan debutta con Arnica, l'arnica cura i mali fisici così come la canzone cura quelli dell'anima. Il suo inedito sanremese fa parte del nuovo album Mareducato, un concept diviso in due parti tra un viaggio immaginario negli stati d'animo e tra poesie inedite recitate con l'accompagnamento di musica.
Domenica 1 agosto (ore 5:30, Bahia Antigua Spiaggia 20) l'alba di Riccione si colora di rosa con le voci di tre cantanti emergenti Le Dolce Vita che, in Musica vera, fondono diverse musicalità, in un genere crossover che non teme limiti e frontiere. Il giovane gruppo vocale che il critico musicale Vincenzo Mollica ha definito "composto da cantanti di grande talento e vocalità, in grado di fare vivere musica pop e musica classica come due vasi comunicanti", è formato da Giada, Martina e Priscilla e rappresenta una novità del panorama musicale italiano. La poetica delle Dolce Vita si fonda sull'unione di tre differenti registri e generi vocali: il lirico, il pop e il soul. Le artiste sperimentano le armonizzazioni più raffinate nell'ambito del repertorio evergreen internazionale. Nelle loro corde anche celebri arie selezionate dalla tradizione della musica da camera europea, oltre ai classici del genere rock sinfonico. A Riccione propongono un viaggio nella grande musica italiana e internazionale accompagnate sul palco da un ospite d'eccezione, Riccardo Fogli, pietra miliare della musica italiana, frontman e bassista dei Pooh tra il 1966 e il 1973 e vincitore nel 1982 del 32º Festival di Sanremo con Storie di tutti i giorni.
Un'alba speciale, un viaggio nelle canzoni e nel mondo di Ivan Graziani visto dagli occhi dei figli Filippo e Tommaso, è quella che sorgerà domenica 8 agosto alla Spiaggia 49 (ore 5:30). L'omaggio al grande poeta della musica italiana sarà interpretato dal figlio cantautore Filippo Graziani, accompagnato dal fratello Tommy Graziani alla batteria e da Francesco Cardelli (Crimson, Capofortuna, Funk Rimini) al basso. Brani indimenticabili come Pigro, Lugano addio, Monna Lisa e Agnese risuoneranno in tutta la loro forza e dolcezza. "È uscito un po' di sole / da questo cielo nero", dai versi di Agnese, un messaggio di speranza che la musica di Graziani schiude davanti al mare di Riccione.
Un appuntamento imperdibile e attesissimo sabato 14 agosto arriva a Riccione (ore 6:00, Samsara Beach) una delle più interessanti novità del panorama italiano, i Coma_Cose, band composta da Fausto Zanardelli (aka Fausto Lama) e da Francesca Mesiano (aka California). I due, che fanno coppia anche nella vita, sono una delle formazioni più note e amate nell'ambiente indie-pop italiano, tanto che alcune date del tour estivo Nostralgia, in partenza il 12 giugno, sono già sold out. I live dei Coma_Cose da sempre sono fortemente evocativi e punteggiati da attimi capaci di diventare iconici, come il gioco di sguardi portato sul palco dell'Ariston. Finalmente, a quasi due anni di distanza dall'ultimo tour, potremo tornare ad essere sorpresi dalle loro esibizioni dal vivo. Sulla scia dello strepitoso successo del brano sanremese Fiamme negli occhi, tra i più apprezzati della kermesse e certificato Disco di Platino, e con l'entusiasmo di condividere dal vivo con i fan le canzoni del nuovissimo album Nostralgia, i Coma_Cose porteranno in scena uno spettacolo potente ed emotivamente coinvolgente, con una formazione allargata e inedita. Non mancheranno in scaletta i brani che hanno segnato la storia d'amore e rivalsa di Fausto e California, quel formidabile viaggio che li ha portati in soli tre anni a imporsi come riferimento cardine del nuovo panorama cantautorale italiano.
Domenica 22 agosto (ore 6:00, Fontanelle Beach 19) saluta l'alba la voce unica di una delle maggiori interpreti della musica italiana, Nada Malanima, nota ai più semplicemente come Nada. Il nome, decisamente particolare, è lo stesso della zingara che, leggendo la mano della madre durante la gravidanza, le predisse che avrebbe avuto una figlia, la quale avrebbe fatto molta strada. La gitana evidentemente sapeva quello che diceva, perché nel 1969, a soli quindici anni, Nada si presenta al Festival di Sanremo con Ma che freddo fa. La canzone si classificò quinta e ottenne un enorme successo, guidando le classifiche italiane per oltre un mese. Da quel momento, la giovane toscana è proiettata fra le stelle della musica italiana. Partecipa altre sei volte al festival ligure e lo vince nel 1971 con Il cuore è uno zingaro. Sigla diciotto album in totale, passando nel tempo al pop più leggero di Amore disperato (1983) e duettando, fra i vari, con Cocciante, Baglioni e Celentano. Ospite frequente a Festivalbar per due decenni, Nada si è imposta come una delle protagoniste del panorama cantautoriale italiano. Dagli anni 2000, la cantante ha soprattutto lavorato come autrice per artisti di spessore, come Ornella Vanoni e gli Zen Circus. Ha, inoltre, preso parte ad opere teatrali con Dario Fo e pubblicato cinque libri. Dall'autobiografia Il mio cuore umano (2008), da cui è tratto il nuovo film La bambina che non voleva cantare, diretto da Costanza Quatriglio. Nada, accompagnata a Riccione da Andrea Mucciarelli alla chitarra, talentuoso chitarrista della scuola jazz blues senese interpreterà brani che hanno fatto storia, come Il porto di Livorno (di Piero Ciampi), la popolare Ma che freddo fa, grandi successi come Amore disperato, Ti stringerò e classici della tradizione popolare, fino alle canzoni di oggi (Guardami negli occhi, Luna in piena e Senza un perché, colonna sonora di The Young Pope, e altre) in cui oltre ad essere interprete Nada è anche autrice.
La rassegna si conclude domenica 29 agosto (ore 6:00, Spiaggia 128) con L'anno che verrà, grande omaggio a Lucio Dalla di Xavier Girotto, Peppe Servillo e Natalio Mangalavite. Tre personalità artistiche, tre culture musicali diverse, ricche e versatili: gli argentini Xavier Girotto e Natalio Mangalavite incontrano la voce di Peppe Servillo in uno spettacolo che inventa nuovi percorsi musicali. La fama del casertano Peppe Servillo è legata innanzi tutto al suo ruolo di frontman degli Avion Travel; l'argentino Natalio Mangalavite è stato una solida spalla per jazzisti come Paolo Fresu e Horacio Hernandez, oltre che per Ornella Vanoni; Javier Girotto, anche lui argentino, deve la propria fortuna in Italia al successo del suo gruppo Aires Tango oltre che alle collaborazioni con i principali jazzisti di casa nostra: Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Bebo Ferra, Antonello Salis. L'intesa tra personalità artistiche così variegate e fortemente caratterizzate si è affinata nel corso di ripetute collaborazioni, che hanno fatto apprezzare il loro modo di applicare l'improvvisazione, elementi jazz e ricercatezze varie alle musiche di volta in volta eseguite. L'anno che verrà rilegge i brani di Lucio Dalla, musicista capace di indagare il futuro con le sue canzoni da profeta. Sulla trama delle sue memorabili e meravigliose canzoni, i tre protagonisti ci accompagnano a un incontro inedito tra culture musicali diverse, ma ricche e versatili, che creano un incastro musicale davvero originale e entusiasmante dal quale emerge "la voglia di inventare insieme nuove storie".