(Rimini) L'associazione 'Rimini per Rimini' interviene sulle prossime elezioni amministrative.
Ormai da molti mesi la discussione pubblica riguardo alla prossima scadenza elettorale si limita alla sola ricerca del candidato sindaco e alla demolizione incrociata dei relativi nomi proposti. Non stupisce allora che ci sia "una crisi di vocazioni", come ha titolato un autorevole quotidiano nazionale per indicare la mancanza di donne e uomini disponibili a impegnarsi in prima persona.
In entrambi gli schieramenti peraltro qualsiasi decisione ci dirà semplicemente quali siano gli attuali assetti di potere, con il rischio di aggravare la frattura tra i partiti e la società dei cittadini.
Tuttavia, non è la corsa a trovare dei colpevoli o la facile tentazione di incolpare la ‘politica’ che ci interessa. Le domande invece che sorgono in questo momento interrogano direttamente la responsabilità e l’impegno di ognuno, a livello sia politico che civile.
Se, infatti, tutti i dialoghi, le proposte e gli annunci fatti in entrambi gli schieramenti non hanno prodotto un solo risultato condiviso, occorre domandarsi quanto la società civile abbia ancora a cuore il bene comune e, allo stesso tempo, quanto la politica conservi della propria spinta ideale e della propria credibilità; se sia la società civile a non nutrire più alcuna speranza di un cambiamento (e non in senso elettorale) o se ai partiti interessi solo la ricerca del candidato vincente o della lista civica più funzionale al proprio progetto.
Noi non abbiamo una soluzione o almeno non una soluzione magica e immediata. Quello che ci interessa però è molto chiaro e ci auguriamo possa nascerne una strada condivisa.
1. Che la politica si prenda le proprie responsabilità, tanto di governo quanto di opposizione, soprattutto avendo a cuore di ricostruire un rapporto con i cittadini che non può essere di sudditanza o puramente strumentale; che si assuma il proprio compito di indirizzo, di regolamentazione e di controllo e, intanto, si guardi intorno, scenda nelle strade, entri nei luoghi di lavoro, di socialità, dove si condividono i bisogni e le difficoltà, dove si prova a fare arte e cultura. Come è possibile pensare di governare una città se non partendo dalle risorse disponibili e dai bisogni che vi si trovano?
Se infatti la situazione suggerisce la necessità di una ripartenza rifondativa, allora occorre un coinvolgimento di tutti; un coinvolgimento reale (e realmente desiderato) affinchè la politica – come disse Papa Francesco nel 2017 a Cesena – possa “impastare” il bene comune favorendo l’armonizzazione dei desideri singoli con quelli della comunità.
2. Che la società civile non venga meno al suo compito di sperare e di costruire un mondo migliore, di cercare nella politica un partner e non un erogatore di favori e benefici, di costruire una relazione con chi amministra perché il proprio impegno, i risultati positivi e anche le difficoltà, siano davvero utili a tutti.
In questo lavoro nessuno è garantito, nessuno è sopra le parti, nessuno può vantare il privilegio di una rappresentanza esclusiva. È solo la vita, adesso, che ‘vince’. E la vita accade e va cercata dove qualcuno ogni giorno ricomincia con passione il proprio lavoro insieme ad altri, dove con il suo fare insegna ai più giovani quanto valgano il loro desiderio e le loro passioni, dove il modo di guardare un malato o un bisognoso rinnova la sua umanità, dove il desiderio di un ragazzo, di un dipendente, di un collega viene rilanciato e non deriso, dove la speranza vince sul cinismo.
E dunque vorremmo invitare ognuno, e per primi noi stessi, a cercare quei luoghi - che siano una officina o una fabbrica, una scuola o anche ‘solo’ una famiglia – nei quali l’umanità, il fascino del vivere e del lavorare, l’impressione stessa della verità siano più evidenti. E a imparare da essi.
Perché la speranza di tutti in fondo dipende dall’esistenza di luoghi e di uomini così, da cui possa fiorire il fare e l’impegno di tutti. E in questa sfida enorme che la storia ci impone, di una ricostruzione del vivere e del lavorare insieme, come già accadde ai nostri nonni e genitori, non possiamo non stimare la diversità e il contributo di ognuno se non come un bene prezioso.
Per questo siamo tutti convocati.
Associazione RxR
Rimini per Rimini è una associazione costituita da liberi cittadini che hanno a cuore il futuro della città. Nelle prossime settimane saranno proposti a tutti anche momenti di riflessione su temi specifici e strumenti attraverso i quali partecipare al dibattito pubblico