(Rimini) Questa mattina l'assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli, accompagnato dal dirigente, ha incontrato i rappresentanti di Ausl, per discutere e programmare alcune importanti iniziative in vista dell'inizio del prossimo anno scolastico. La novità riguarda la certificazione sanitaria richiesta per l'iscrizione al prossimo anno scolastico nella fascia di età 0-6 anni. Le scuole statali, comunali e private situate nel Comune di Rimini dovranno richiedere alle famiglie la certificazione di avvenuto, o iniziato, percorso vaccinale, redatto dai medici competenti dell'Ausl.
Come hanno ricordato nell'incontro di questa mattina i rappresentanti di Ausl, In queste ultime settimane, stanno arrivando al servizio vaccinazioni pediatriche di Rimini numerose missive di genitori che richiedono un appuntamento per i figli già inadempienti agli obblighi vaccinali. Da quest'anno, a differenza di quanto è stato finora, tale richiesta non costituisce più un documento utile ai fini dell'iscrizione e frequenza ai servizi educativi e scuola per l'infanzia.
Al fine di agevolare i genitori già inadempienti che vogliano regolarizzare la posizione vaccinale dei propri figli, si potrà accedere anche senza appuntamento ai servizi sanitari territoriali nei giorni e orari di apertura, avvisando il personale che si tratta di un recupero per inadempienza. Particolare importante, non sarà più sufficiente, come è stato fino ad oggi, per i bimbi non ancora in regola con i vaccini già obbligatori per legge*, l'esibizione della sola prenotazione vaccinale.
Nelle prossime settimane, in seguito ad una prima informativa che sarà inviata alle scuole, sarà nostra premura collaborare con Ausl per l'organizzazione di incontri con i rappresentanti delle scuole interessate – statali, comunali, private – per illustrare nel dettaglio la nuova modalità e la relativa modulistica da richiedere alle famiglie che vogliono iscrivere i propri figli nei servizi educativi riminesi 0-6 anni.
"Una novità importante – sottolinea Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – che si inserisce in un percorso di prevenzione che ci ha portato, dal 2018 ad oggi, a ridurre significativamente la presenza di bimbi senza vaccinazioni obbligatorie nelle scuole riminesi per l'infanzia, nella fascia 0-6 anni. L'obbiettivo, è bene ricordarlo, non è quello di escludere nessuno ma, al contrario, di garantire a tutti le necessarie condizioni di sicurezza sanitaria, a partire dai bimbi più esposti. Con l'introduzione di questa nuova modalità si andrà a favorire la corretta applicazione della normativa già esistente, riducendone i margini di aggiramento. Ricordo, per chiarezza, che stiamo parlando esclusivamente di quei vaccini già obbligatori per legge. La novità, dunque, non riguarda in alcun modo le vaccinazioni anti Covid. Certo rimane il tema, purtroppo ancora di stringente attualità, di come garantire la sicurezza sanitaria di tutti i cittadini. Per questo l'Amministrazione comunale di Rimini si sta attivando per aumentare il livello di prevenzione sanitaria della propria comunità, dai più piccoli fino ai più anziani. Con questa novità, doverosa in un territorio più esposto degli altri sul tema vaccinale".