(Rimini) Sabato 24 alle 19. 00, con lo spettacolo Di Pietra in Pietra, si conclude il San Leo Festival 2021. A chiudere questa edizione, che ha al suo attivo cinque Masterclass e dodici concerti, un evento che è anche a chiusura della quinta edizione del Campus Nazionale dei Licei Musicali.
"Bassano del Grappa, Bergamo, Busto Arsizio, Campobasso, Conegliano Veneto, Firenze La Spezia, Milano, Padova, Pisa, Prato, Rieti, Roma, San Marino, Terni, Torino, Trento. Sono le città di provenienza dei 60 giovani partecipanti e dei sette docenti e collaboratori affiancati da un'organizzazione che ha potuto gratificare la fiducia riposta da parte delle scuole, delle famiglie e degli studenti, grazie al sostegno dell'amministrazione pubblica che ne ha immediatamente percepito il valore e il potenziale". Ha raccontato Marco Papeschi, direttore artistico del festival. Per undici giorni la Fortezza di San Leo ha risuonato di musica, come un grande carillon: è stata, infatti, casa del lavoro, delle prove e dell'impegno nel montare un'opera inedita scritta appositamente per il Campus.
"Siamo molto orgogliosi di aver ospitato questo evento – ha dichiarato il Sindaco di San Leo Leonardo Bindi – Vedere esibirsi tutti insieme oltre 100 giovani musicisti del Campus e della Masterclass arrivati a San Leo è stato molto entusiasmante. Un successo che ha dimostrato ancora una volta come San Leo sia città della musica e che continuerà ad esserlo grazie alla presenza dei futuri musicisti italiani che hanno apprezzato la nostra ospitalità".
Il Concerto "Di pietra in pietra" è un melologo in onore all'amicizia e alla storia di Leo e Marino, gli scalpellini che dalla Dalmazia nel lontano IV secolo dopo Cristo sono giunti in Romagna per la costruzione delle mura di Rimini. Costretti a nascondersi per trovare scampo alle persecuzioni che in quegli anni si perpetuavano nei confronti dei cristiani, sono stati i fondatori rispettivamente della Rocca di San Leo e della città di San Marino. Nel melologo le loro vicende si intrecciano con quella di Cagliostro, altro protagonista della storia locale. E' grazie a un elisir di lunga vita che è possibile annullare il tempo che li separa e dare vita a una narrazione di fantasia divertente e toccante al tempo stesso.
Durante la performance si fondono testi scritti per l'occasione da Marco Papeschi e le musiche composte e arrangiate appositamente per l'Orchestra del Campus dal compositore in residenza, Marco Bucci.
Tutto il Festival si è svolto nel borgo, nella Fortezza, fra le vie, i ristoranti e gli scorci unici di un paese stupefacente come San Leo. "Gli artisti intervenuti se ne sono andati incantati, tutti motivati a tornare e a partecipare in prima persona al futuro sviluppo della manifestazione – ha continuato Papeschi - Legamidarte inaugura così una nuova stagione in cui il motto di riferimento sarà quello che i ragazzi stessi hanno espresso in una frase simbolica: "insieme possiamo arrivare ovunque".